giovedì 28 aprile 2011

LA BEATIFICAZIONE di PAPA WOJTYLA : la fretta vaticana e la prudenza teologica











Ecclesia Apostolica
Sito Ufficiale della CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA e + APOSTOLICA — Diocesi di Monza per l'Italia — di Successione Apostolica risalente ad Antiochia ( 35 d. C. ) di Rito Gallicano antico (VI sec.)

LA BEATIFICAZIONE di PAPA WOJTYLA : una procedura veloce e avventata – La fretta vaticana e la prudenza teologica – L’agenda di Ratzinger dettata dall’Opus Dei? IL CIRCO MEDIATICO ATTORNO AI SANTI
SANTO SUBITO!

SANTO DUBITO!!!!

solo 6 anni per decidere la santità di un pontificato complesso e di quasi 27 anni?

essendo malato era già santo per la sofferenza come ogni uomo colpito da un male insopportabile, che non si può portare…

ma questa fretta, non è da Ratzinger, tedesco e quadrato… non è “teologica”…

usciranno poi dossier e retroscena…

L’OPUS DEI ha colpito ancora… una grande kermesse , un grande business religioso e mediatico, in cui di spirituale ed evangelico ci sarà ben poco…

Soldi e affari…

Poi calerà il tramonto come su Madre Teresa beata dimenticata…

i beati nel dimenticatoio…. usati e scaricati…

La fede che piace all’ Opus Dei (e a CL) pret a porter moderna nel senso di veloce, mediatica materialistica, imperante, berlusconiana, businessiana, miliardaria e spregiudicata… moderna fuori vecchia dentro, arcaica e prepotente… da imporre a suon di colpi di violente campagne mediatiche da Vespa alla D’Eusanio, passando per Messori e Domenica In, e poi dalla Bianchetti fino a Barbara d’Urso ed Emilio Fede, non disdegnando il fascista (meglio mussoliniano) Lele Mora, incrociando anche Sgarbi e i suoi improperi e la sua mistica fallica, e perchè no con una puntatina all’Isola dei Famosi e al Grande Fratello, nel Grande Bordello della TV privata e di Stato… Wojtyla una star che contende audience ai personaggi più volgari, nel duplice senso di basso livello e amati dal volgo, fino a sfiorare magari persino quel Fabrizio Corona e la Belem, che sono i miti fasulli di questi anni deficienti…

Un Papa un nome, una garanzia di successo!

Wojtyla asso piglia tutto, globe trotter del cristianesimo, in versione cattolico romana, uno che da vivo andava anche alle Isole Sechelles doppiando il pianeta…

omnipervasivo, omni presente… Dio in terra…

non c’era angolo dove non poteva non andare con un’ansia di presenzialismo allucinante…

Tutti a dir tutto bene sempre… tacendo di errori, collusioni con poteri dittatoriali, purghe di teologi scomodi, rimozioni di Vescovi evangelici e profetici, un gran mistificatore della realtà, mentre si faceva osannare dalle masse, copriva o contribuiva a coprire preti pedofili( in buona fede per il bene della Chiesa? ) e tagliava teste ai teologi pensanti e veri…

Un polacco a tutto tondo, senza sfumature, come il successore tedesco, o tutto nero o tutto bianco, altri colori niet!

Niente!

Osannati tutti e due,(Gesù diceva : “guai quando tutti gli uomini diranno sempre bene di Voi”! ) il secondo meno, eppure hanno fatto della Chiesa una sorta di Cimitero pre- morte… dove parlare e dire qualcosa di non allineato è peccato, anzi è reato… dove le critiche anche costruttive sono bandite, a favore del pensiero unico gerarchico, anche quello più insignificante e vuoto…

Devozionismo e dogmatismo, il resto è fantasia di idealisti, il Vangelo è proibito ormai dentro le Chiese…

Lo si beatifica per beatificare una linea di pontificato che ha significato un no totale ad ogni istanza genuina di rinnovamento, e che ci ha consegnato una Chiesa dilaniata da pedofilia e malaffare della banca del Vaticano… lo si canonizza perchè si tracci un solco invalicabile dopo Ratzinger a chi vorrà mai cambiare qualcosa di questo mondo ottuso e clericale fuori tempo…

Si beatifica anche l’imbeatificabile, senza distinguo e senza verità storica, in modo astratto e velleitario, offendendo Dio e la fede stessa dei credenti… riducendo la santità a disegno, strategia politico-mediatica, fruttuosa e calcolata.

Ad un sant’uomo, anche buono, magari più o meno attore sincero, gli si cuce addosso un vestito pre confezionato di mito… adesso è beato.

Ma era la sua dimensione di umanità, era la sua realtà, umana e sofferente, non il mito che ci avvicinavano a Dio.

Santo vuol dire senza progetti calcolati e secondi fini…

ciò che dubitiamo oggi…

Se non fosse stato Papa sarebbe mai divenuto Santo in 6 anni?

Madre Teresa sì,ma era universalmente anche lei conosciuta…

E in pochi anni quasi dimenticata…

Papa Luciani, forse fatto fuori dentro e dal Vaticano, ancora non è Santo dopo 33 anni dalla morte… neppure monsignor Romero vescovo di El Salvador ucciso, martire della giustizia e verità lo è…

tanti altri attendono..invano…

non ci piaccionio i santi proclamati meglio quelli nascosti… più veri, più seri, più evangelici, senza troppi onori e devozioni facili , tanto al chilo e con tanti gadget , e poco sincere

è proprio vero che i santi li fa Dio e non la fabbrica di san Pietro o del Vaticano…

Preghiamo i santi veri, dimenticati da tutti… preghiamo per capire cosa li ha resi straordinari nell’ordinario e nel quotidiano… ma soprattutto cerchiamo di fare quel che hanno fatto loro, non tanto per imitarli, come pappagalli, dato che ognuno non è mai copia dell’altro ma solo se stesso… unico e irripetibile…facciamolo perchè sono il Vangelo che cerchiamo di vivere noi oggi…. CERCHIAMO NELLA LORO VITA LA BELLEZZA DI DIO..

FRANCESCO DI ASSISI FU COSì , LO FU CHIARA E LO FU MASSIMILANO KOLBE, LO FU ANCHE FILIPPO NERI, E BONHOEFFER, LO SARà STATO PURE WOJTYLA, SI, MA SENZA TUTTO IL BAILLAME DI QUESTI GIORNI DI PRIMAVERA ROMANA E PAPALE…..

I SANTI LI FA DIO, SI, ED è MOLTO MEGLIO COSì….

+ GIOVANNI CLIMACO MAPELLI

,

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized
Pubblicato da: giovannimapelli | aprile 6, 2011 (modifica)
IL VATICANO VOLEVA L’UNITA’ d’ITALIA? NIENTE AFFATTO: dalla Repubblica Romana fino alla Breccia di Porta Pia del 1870 il Papato romano ha osteggiato con tutti i mezzi la nascita della nostra nazione. Ratzinger oggi afferma che il cristianesimo è alla base dei valori costituzionali dell’Italia: vero, ma non il papato romano che di quei valori non è l’autentico interprete e che per uccidere sul nascere i moti rivoluzionari italiani arrivò a spargere molto sangue dei propri fratelli…Papa Ratzinger afferma oggi che “alla base dell’unità della nazione Italia e dei valori costituzionali vi furono i valori cristiani e del Vangelo”, ciò è vero, ma ciò che omette il Papa tedesco e Vescovo di Roma, e ciò che non dice è che il papato che Lui rappresenta oppresse ogni moto rivoluzionario e ogni aspirazione di libertà del popolo italico.
La vicenda storica della Repubblica Romana, intentata da Mazzini e Garibaldi nel 1849, che fallì a causa dell’intervento dell’esercito francese, un contingente militare straniero chiamato in soccorso dal regnante Pio IX, fuggito a Gaeta, che causò qualche migliaio di morti, sta a testimoniare tutto questo.
I fatti andarono in questa direzione.
Fu in quell’occasione che il nonno di Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, da marchese divenne principe, premiato da Papa Mastai Ferretti per aver soppresso nel sangue i suoi fratelli italiani colpevoli di combattere per una nazione libera dal dominio dispotico di francesi- spagnoli e dagli austro-ungarici.
Il nonno del futuro Papa era il comandante dell’esercito pontificio.
Dunque questa fu la vera reazione del papato alla nascita di una nazione unitaria, libera, repubblicana e democratica: repressione e alleanza con i regimi dispotici e illiberali dell’Europa che da secoli invadevano impunemente la nostra penisola.

vedi :

http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Romana_(1849)

Dunque la mistificazione del Vaticano, che Papa Ratzinger fa’ propria è quella di far credere, in mala fede che la Chiesa cattolica e lo Stato Pontificio salutarono con approvazione i tentativi di unità dell’Italia?
Confondendo i “valori cristiani ed evangelici” con gli interessi e progetti del papato, due realtà si potrebbe ben dire antitetiche, se non addirittura uno la negazione dell’altro, Ratzinger e l’attuale corte pontificia vorrebbero accreditarsi, con una revisione storica che fa impallidire quella dei revisionisti più negazionisti e disonesti, come successori di un papato cristiano intessuto di valori evangelici, i cui stessi valori stanno alla base della nostra nazione e della nostra costituzione.
Niente, in realtà, di più falso sotto il profilo storico fattuale e storiografico.
Il papato romano di cui Ratzinger è il degno successore nel nostro tempo e di cui continua la stessa idea opprimente e oppressiva (soprattutto proprio in Italia dove controlla con invadenza tutta l’attività politica e ogni legislazione in materia di bioetica con una protervia e tracotanza senza pari ) , è stato una forza conservatrice, ostile ad ogni libertà democratica, conquistata con il sangue e la vita, illiberale e dispotico, strumentale e affaristico, contrario di fatto ad ogni diritto civile e agli stessi valori costituzionali, e paradossalmente a quegli stessi valori cristiani ed evangelici per cui Cristo stesso fu ucciso e che la Chiesa proclama a gran voce.
Vi furono alcuni preti e frati, come molti fedeli cattolici tra i risorgimentali di stampo mazziniano e cavouriano, piuttosto che ispirati al Cattaneo e al suo federalismo, come pure al giobertismo che vedeva nel papa un punto di riferimento risorgimentale e unitario e vi fu pure qualche prete garibaldino. Non risultano figure di vescovi o cardinali propensi allo spirito risorgimentale perchè erano tutti visti alla stregua di anticlericali e senzadio.
L’intransigenza papale non permise alcun accordo con i risorgimentali che stavano cambiando le sorti della storia e la Chiesa nella sua ostinazione anacronistica, come ai nostri tempi, non colse il vento nuovo che spirava e si chiuse sempre più nella sua autarchia autoreferente, partorendo poi il non expedit (l’interdizione dei cattolici dalla vita politica, seguito al Sillabo che condannava in blocco tutta la modernità e la stessa scienza moderna ) e sancendo quell’infallibilità papale sulla fede e i costumi che ha creato un solco invalicabile tra il mondo laico e quello religioso, ma ancor più tra Roma e le Chiese orientali e le Chiese della Riforma.
Un cardinale invero si distinse per la ferocia nella repressione dei moti rivoluzionari che anticiparono quelli di Roma del 1849 e fu il cardinale Fabrizio Ruffo, arcivescovo di Napoli, durante la Repubblica Partenopea del 1799, che fu soffocata nel sangue dall’esercito dei Sanfedisti.
vedi : http://cronologia.leonardo.it/storia/a1799d.htm

La successiva vicenda della Breccia di Porta Pia, del 20 settembre 1870, che sancì di fatto l’unità della nostra nazione, e di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario, certifica se ve ne fosse ancora bisogno, che il papato romano fu tenacemente ostile ad ogni tentativo di unire il nostro popolo, che pur essendo di sentimenti cristiani, più per una forma di indottrinato catechismo che per vera vocazione e più per il terrore di conseguenze sociali che per testimonianza autenticamente evangelica, in coscienza e libertà, dovette subire il potere e lo strapotere dello Stato Pontificio che fu per secoli, e nel secolo ottocentesco ancora, uno dei peggiori regimi esistenti (di stampo clericale e ierocratico) nelle corti europee.
Solo con le cannonate dei bersaglieri del Regno sabaudo infatti si mise fine allo Stato del Papa che sempre tiranneggiò le popolazioni italiche, mortificandone con austriaci, spagnoli e francesi ogni amor di Patria ed ogni aspirazione e ideale nazionale.
Le “radici cristiane” e i valori evangelici non c’entrano nulla con il papato romano di Pio IX, che non si ispirò ad essi, ma alla sua sete di dominio e di potere, in spregio del Vangelo di Cristo e di ogni diritto umano e civile dei cittadini di allora che i preti ritenevano e umiliavano come sudditi e sottomessi in tutto.
Fu Paolo VI al termine del Concilio Vaticano II che affermò timidamente che “la fine dello Stato della Chiesa, o Stato Pontificio, aveva provvidenzialmente liberato la Chiesa stessa da un pesante ed inutile fardello, rendendola un po’ più evangelica e vicina alla volontà di Cristo.”
La messa di circostanza che il Cardinale Bagnasco, con i Vescovi presidenti delle conferenze episcopali regionali, ha celebrato il 17 marzo 2011 per i 150 anni dell’unità italiana, davanti alle massime autorità dello Stato italiano ha il sapore di una resipiscenza tardiva e poco sincera, come quella di chi, a cose avvenute, cerca di accreditarsi dalla parte della storia che si è affermata e consolidata.
Se Pio IX con i francesi ed i borboni al sud avessero vinto, come pure gli austriaci al nord, oggi noi non saremmo in Italia nè italiani e dopo la fine del colonialismo esotico, saremmo ancora divisi senza patria alcuna, nè bandiera.
Senza diritti e senza identità.
“Un volgo che nome non ha!…” diceva il Manzoni.
Bagnasco , i vescovi e cardinali, il papa teutonico, non avrebbero speso neppure una parola per noi!
La Chiesa opportunista, quella di sempre.

Per l’Unità d’Italia e la Breccia di Porta Pia vedi :

http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Pia

http://it.wikipedia.org/wiki/Presa_di_Roma

http://it.wikipedia.org/wiki/Risorgimento

CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO

2 commenti

Pubblicato in Uncategorized
Pubblicato da: giovannimapelli | febbraio 11, 2011 (modifica)
LA NOMINA DEL SUCCESSORE DI TETTAMANZI A MILANO: SARA’ ROMA A DECIDERE COMUNQUE… L’ ANTICA ECCLESIOLOGIA APOSTOLICA E’ ORMAI STRAVOLTA DAL CENTRALISMO CURIALE E PAPALE – I SINODI DELLE CHIESE LOCALI NON CONTANO PIU’ NULLA! NEMMENO PER SCEGLIERE IL PROPRIO VESCOVO E PASTORE – SONO SECOLI CHE LE CHIESE DIOCESANE HANNO PERSO DIGNITA’ E AUTONOMIA DA ROMA : IL VESCOVO E’ DIVENUTO LENTAMENTE UN PREFETTO DELLA CURIA ROMANA ( una tesi che anche l’allora Cardinale Ratzinger nel lontano 1984 sosteneva: ma da Papa cosa ne pensa oggi? )Nella Chiesa di origini apostoliche sarebbe stato semplicemente impensabile che il Vescovo di una Diocesi, Milano compresa, fosse scelto da Roma, dal Vescovo di Roma, che come Metropolita ha diritto soltanto di indicare i Vescovi della sua provincia ecclesiastica, e in quanto primate in Italia di inviare e ricevere dai Vescovi italiani le lettere di “apostolica communio”, poi estesa nei secoli successivi (quando sono nati i patriarcati, di cui ne rappresenta uno dei cinque principali : in ordine cronologico Gerusalemme, Antiochia, Alessandria, Roma e Costantinopoli, e dopo essere assurto al titolo riconosciuto e concesso dagli orientali di “Primus inter pares” , primo tra pari ) ai Vescovi di ogni regione del mondo. I cinque Patriarchi principali si scambiavano queste lettere di comunione, ma i Vescovi locali venivano scelti dai rispettivi Sinodi delle Chiese locali, con la partecipazione delle Chiese sorelle viciniori.
L’elezione dei Vescovi seguiva questa tradizione, di cui troviamo traccia eloquente nel racconto storico della stessa elezione di Ambrogio sulla cattedra di Milano nell’anno 374, e come si usava probabilmente ininterrottamente, tra vescovi ariani e vescovi cattolici, fin dai tempi del primo Vescovo Anatalo, di origine greca, che si fa’ discendere arbitrariamente da Barnaba Apostolo.
Lo stravolgimento di tutta l’ecclesiologia antica e originaria, veramente apostolica, cioè fondata sul mandato degli Apostoli voluto da Cristo e mantenuta inalterata dai Santi Padri della Chiesa per secoli, ha portato progressivamente all’imperialismo pagano di Roma e del Vaticano, con il suo curialismo di potere e di accentramento.
Vengono escluse tutte quante le istanze ecclesiali, dai Sinodi locali, al presbiterio e alla comunità dei credenti e fedeli.
Il Vescovo viene scelto dall’alto, dopo consultazioni del Nunzio Apostolico ( che gli Ortodossi ironicamente chiamano il “Mostro Apostolico ” poiché di apostolico non ha nulla, essendo di fatto, quand’anche da secoli invalso a Roma, un pasticcio indistinto di politica, diplomazia, religione e affarismo, dove il Vangelo e’ pressoché estraneo al suo operato, impegnato com’e’ dal suo ruolo ad andare nelle cancellerie e nei palazzi dei poteri politici, proprio contro il monito del Signore che diceva ” i capi delle nazioni comandano su di esse, si fanno chiamare signori e spadroneggiano sui loro sudditi, ma per voi, miei discepoli, non sia così ! ” Vangelo di Matteo cap. 20, 25 – 26 )



MARTINI consegna a TETTAMANZI il pesante PASTORALE di SAN CARLO - tremenda eredità storica

Il titolo di “apostolico” gli deriverebbe dal fatto che rappresenterebbe la Sede Apostolica del Papa di Roma, come un ambasciatore con prerogative e immunità diplomatiche, ma in realtà il Vescovo di Roma, non ha bisogno di un braccio diplomatico e politico per agire, perché nella pienezza del suo mandato apostolico, come ogni vescovo, può agire senza mediazioni di ordine politico mondane, estranee al messaggio evangelico, il cui “regno non e’ di questo mondo” ( cfr. Gv. 18, 36 ).
Vi era un progetto al Concilio Vaticano II, per riformare tutta quanta la Curia romana e gli stessi Nunzi apostolici che sarebbero stato aboliti, (come pure i titoli e le dignità stesse di “cardinali”, creature del tutto inventate dall’apparato romano e che hanno usurpato progressivamente il diritto esclusivo di eleggere il Papa e Vescovo di Roma, sottraendolo al voto della Chiesa romana, clero e popolo cristiano ) per ripristinare invece l’antica ecclesiologia dei primi secoli, che si reggeva sulle figure delle Chiese locali, senza il centralismo romano, e sui Sinodi provinciali, guidati dai legittimi Metropoliti in comunione tra loro e col Vescovo di Roma.
Questa era la teologia conciliare, opposta a quella curiale e papale in stile Pio IX, più simile ad una piramide faraonica, inventata di sana pianta, e di carattere pagano.
Non se ne fece nulla.
Oggi si discute, spesso a vanvera, su chi verra’ a Milano a fare il Vescovo, in una diocesi dove il rito ambrosiano sopravvissuto alla scure di Gregorio VII, il rito gregoriano, ha dato una certa parvenza di autonomia non soltanto liturgica da Roma, come ai tempi del suo legame con la Chiesa greca e il Patriarcato di Aquileia.
In realtà di autonomia da Roma, c’e soltanto una pallida apparenza poiché neppure il suo Vescovo il clero e il popolo ambrosiano possono neppure indicare e scegliere!
Detto questo chiunque verra’ , anche se e’ cosa di non poco conto in considerazione della sua formazione culturale e teologica, sarà tuttavia una creatura di Roma, o per lo meno indicata da Roma, e dunque a questa sottomessa, soprattutto nelle questioni più importanti ed esiziali per la diocesi e per la Chiesa locale stessa, in spregio dell’antica e originaria tradizione cattolica, che sulla Chiesa locale, in comunione con le altre dell’orbe, fondava la sua identità.
Non e’ una questione puramente formale poiché attiene direttamente alla struttura comunitaria ed apostolica della Chiesa, in relazione e comunione con il popolo di Dio, che non e’ uno spettatore inerte di fronte alla responsabilità della vita e della guida della Chiesa, ed e’ un antidoto allo stesso clericalismo e gerarchismo di cui soffre da troppi secoli la Chiesa, tradendo così tra l’altro il messaggio evangelico stesso sul senso autentico del servizio magisteriale nella Chiesa, dove il Vescovo i Presbiteri e i Diaconi testimoniano Cristo nella carità e nel servizio ai fratelli, più che nel dare indicazioni perentorie e ordini dall’alto.
Quel che Sant’Agostino già nel IV secolo indicava come compito del Vescovo: “non tam praesse quam prodesse” (Sermone 340, 1) cioè non tanto essere a capo, quanto giovare al bene di tutti, al bene della comunità.
Quel circolo virtuoso e quella tensione positiva e fruttuosa che allora avveniva, in uno scambio reciproco, tra la comunità dei credenti e i ministri si sono interrotti, e tutta la Chiesa continua a vivere in una sorta di schizofrenia tra magistero e comunità, con una esorbitante esposizione e sopravvalutazione della gerarchia ecclesiale e con un peso opprimente e omnipervasivo del papato romano, istituito come un nucleo di potere di controllo capillare e centralizzato, che soffoca ovunque la vita e la dinamica spirituale della Chiesa e dei cristiani.

Centro Studi Tedologici di Milano
Centro Ecumenico

Centrostuditeologici@alice.it

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized
Pubblicato da: giovannimapelli | febbraio 9, 2011 (modifica)
PROCESSO A BERLUSCONI :IL VOTO POPOLARE NON ESIME DALLA RESPONSABILITA’ DAVANTI ALLA LEGGE E AI CITTADINI – UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA MODERNA SI BASA SULL’UGUAGLIANZA DEI CITTADINI DINANZI ALLA LEGGE E SU ORGANI DI GARANZIA ISTITUZIONALI CHE NON SONO IL DANARO E LE TELEVISIONI O ALTRI POTERI ECONOMICI – I REATI COMUNI SONO SOGGETTI AL CODICE PENALE E NON AL VOTO ELETTORALE!Da che mondo e’ mondo non si e’ mai visto un ” imputato” o un indagato, o rinviato a giudizio che possa fuggire dal proprio Giudice naturale, cioè ordinario in base alla giurisdizione.

Nemmeno si e’ mai visto un imputato di reati che, essendo pure Presidente del Consiglio dei Ministri possa mettere in atto, in itinere, mentre e’ lui stesso sotto inchiesta, un cambiamento delle leggi, pretestuosamente per modificarle erga omnes, cioè per utilità comune, pubblica, in realtà per piegarle al proprio comodo.

Quale Giudice può accettare di processare un uomo che, facendosi forte del voto popolare, e paradossalmente proprio la Magistratura giudica in “nome del popolo italiano” come si legge nell’ incipit di ogni sentenza dei Tribunali della Repubblica, vuole imporre leggi per boicottare questa azione indagante e giudicante del magistrato o dei collegi giurisdizionali?

Siamo alla follia istituzionale pura!

Chi sta nelle more della giustizia non può chiamarsi fuori con una azione legislativa che si pretenda sopra le parti, neutrale e per il bene pubblico o per il bene comune.

Lo afferma se non altro la ragione stessa che sta dentro alle cose, agli eventi medesimi.

Soltanto un Re, del periodo dell’ assolutismo reale, un Re che “sedet super canones”, una sorta di Faraone d’Egitto o un Imperatore d’altro tempi, poteva ardire a tanto…!

Oggi questa evenienza, per il modo di intendere la legislazione, la giurisdizione, il senso di uguaglianza nella democrazia moderna, per una Repubblica, res publicae , cioè cosa di tutti, e’ semplicemente ed immediatamente assurdo, fuori da ogni logica.

Il vero paradosso poi consiste in questo: il Capo del Governo, organo costituzionale della Repubblica, attraverso il voto o un suffragio popolare, sempre del resto poco controllabile a distanza di tempo e comunque molto labile in se’ sotto il profilo giuridico, essendo ondivago, e necessitante di essere esercitato ” dentro i limiti dettati dalla stessa Costituzione” all’art. 1 (La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione) invoca il voto popolare, cioè il crisma demo-cratico cioè la volontà sovrana dei cittadini, per negare il principio stesso del fondamento democratico, e cioè l’uguaglianza dei cittadini stessi dinanzi alla legge.

Non e’ chi non veda che il nodo non si può scogliere in nessuna maniera: tutto si tiene, tutto e’ collegato nelle istituzioni di una Repubblica moderna e se si scivola sul declivio del voto popolare che non si invoca per la governabilità bensi’ per una sorta di totale impunita’ e ingiudicabilita’ o innocenza quasi divina, sentendosi un Dio sulla terra dei viventi, allora la democrazia stessa e’ morta, la sua fine e’ certa!

In questi frangenti e’ più che evidente e chiaro che ad essere sotto schiaffo e a rischio non soltanto i giudici, ma tutte quante le istituzioni del diritto e gli organi costituzionali, e in ultima analisi proprio quei cittadini che alienando il principio di uguaglianza di fronte alle leggi, abdicano per un potere esorbitante economico e mass-mediatico che non ha regola alcuna se non il proprio volere e la propria voracità.

Poter indagare, con strumenti idonei e legittimi, tra cui le intercettazioni tanto invise ai potenti e poter processare un Presidente del Consiglio dei Ministri, per reati comuni, cioè inerenti non già la funzione di Capo dell’Esecutivo, bensì attinenti il codice penale cui tutti siamo soggetti, volenti o nolenti, e’ garanzia di uguaglianza e di rispetto della legalità a prescindere se quel Presidente e’ innocente o reo colpevole.

Raggirare questo passaggio nodale vuol dire dirigersi verso una forma di dittatura plebiscitaria estranea al nostro ordinamento democratico, più simile alle forme di governo dell’ attuale Egitto ed altri paesi del Medio Oriente che oggi vediamo in subbuglio e in rivolta popolare.

Il diritto penale e civile consentono infatti, nel nostro Paese, checche’ ne dica Berlusconi medesimo e tutti i suoi sodali, un’ampia possibilità di difesa nelle sedi giudiziarie: ogni altro uso di una difesa impropria, sulle tv del proprio potere mediatico, nelle piazze e utilizzando il voto popolare, non fa’ che aumentare il dubbio che il personaggio in questione proprio innocente ed ignaro non sia affatto! Ed inoltre intacca la serenità con la quale occorre accertare la stessa verità dei fatti e processuale.

Continuare a testa bassa nell’attacco contro chi afferma i principi del diritto, significa di fatto esporre se stessi al giudizio negativo e inficiare la propria immagine di uomo dello Stato.


Berlusconi sembra pregare
[caption id="attachment_1128" align="aligncenter" width="230" caption="Giorgio Napolitano con Berlusconi, stretta di mano triste"][/caption]

La nostra Carta Costituzionale
href=”http://giovannimapelli.files.wordpress.com/2010/12/berlusconi-che-prega.jpg”>[/caption

CENTRO STUDI TEOLOGICI

Centro Ecumenico di Milano

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized | Etichette: Arcore, Cittadini, concussione, COSTITUZIONE, diritto, Governo, italia, legge, magistratura, Mediaset, milano, palazzo grazioli, presidente consiglio dei ministri, processo Berlusconi, procura di Milano, prostituzione minorile, repubblica, roma, Ruby, rubygate, scandalo, silvio Berlusconi, tribunale, uguaglianza, voto popolare
Pubblicato da: giovannimapelli | gennaio 24, 2011 (modifica)
Un Ecumenismo di maniera: le Curie diocesane insegnano un ecumenismo carente di carità e Vangelo? La CURIA di MILANO persegue una linea di esclusione verso le comunità piccole e ai margini, e anche il Consiglio delle Chiese Cristiane si adegua…

GESU' CRISTO, Signore e Maestro che ha comandato ai suoi Discepoli l'unità nel suo Amore
[caption id="attachment_1328" align="aligncenter" width="500" caption="L'ecumenismo è entrato in una stagione di gelo invernale: ognuno crede di essere l'unica vera Chiesa di Cristo sulla terra, ma Dio non benedice la superbia umana e non benedice una unione costruita sull'esclusione degli altri, nostri fratelli e sorrelle in Cristo"][/caption]ICONA di CRISTO Signore e Maestro Risorto che ha comandato ai suoi Discepoli l’unità nel suo amore
GESU’ CRISTO, Signore e Maestro che ha comandato ai suoi Discepoli l’unità nel suo Amore
GESU’ CRISTO Alfa e Omega, inizio e fine : centro dell’Oikumene
IL DIVINO SAMARITANO – Icona della carità di Cristo
Dionigi Tettamanzi ride e saluta
Mons. Luigi Manganini – Arciprete del Duomo e Vicario episcopale ( in primo piano )
Mons. Gianfranco Bottoni (a sinistra) e il Vescovo Mons. Francesco Coccopalmerio – della Curia di Milano

Dionigi Tettamanzi molto perplesso
Dionigi Tettamanzi cardinale arcivescovo di Milano – silenzio… Pietro e Andrea Fratelli in Cristo e Apostoli del Signore
L’ecumenismo è entrato in una stagione di gelo invernale: ognuno crede di essere l’unica vera Chiesa di Cristo sulla terra, ma Dio non benedice la superbia umana e non benedice una unione costruita sull’esclusione degli altri, nostri fratelli e sorrelle in Cristo
[gallery][/caption]

Pietro e Andrea Fratelli in Cristo e Apostoli del Signore
[caption id="attachment_1196" align="aligncenter" width="386" caption="Santa Messa nella Chiesa di Milano"][/caption]

i cardinali Martini e Tettamanzi, che dell' ecumenismo sono stati gli alfieri a Milano,neppure loro si sono sottratti al triste gioco dell'equivoco e della mistificazione storica
[caption id="attachment_769" align="aligncenter" width="500" caption="Lavanda dei piedi: primato di amore e servizio di carità tra fratelli nella Chiesa"][/caption]

S. Ignazio di Antiochia, secondo successore dell'Apostolo Pietro sulla cattedra episcopale: nostro Padre nella fede e della nostra Chiesa Madre - icona che lo ritrae nel martirio divorato dai leoni : simbolo della Chiesa perseguitata






http://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/esy/objects/images/1031719.JPG


CENTRO STUDI TEOLOGICI
Teologia controcorrente

MARTEDÌ 18 GENNAIO 2011

Ecumenismo di maniera: le Curie diocesane insegnano un ecumenismo senza Vangelo e senza Carita’? -
La nostra vocazione all’esclusione dalle Chiese…

Icona del Buon Samaritano (nelle vesti di Cristo) : ” Si mosse a misericordia…” (Luca 10, 25 – 37)

Nella foto in basso gli Apostoli e Fratelli Pietro e Andrea, simbolo dell’unità della Chiesa, da Oriente a Occidente – icona del XX secolo

Nelle altre foto: l’Arcivescovo Mapelli in una celebrazione con il Diacono a Bergamo nella Chiesa della Teotokos – Santa Madre di Dio
L’incontro con il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini nel novembre 2010 in Parlamento (cliccare sulla foto per aprire l’immagine)
L’ Arciprete del Duomo di Milano mons. Luigi Manganini, Vicario episcopale della Diocesi di Milano per la Pastorale dei Sacramenti e
Mons. Gianfranco Bottoni, Responsabile del Servizio Ecumenismo e Dialogo della Curia di Milano ( a sinistra nella foto ) :
due tra i principali negatori della validità della ordinazione episcopale del nostro Vescovo
Il Cardinale Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che ha confermato i due prelati negli Uffici di Curia.
IL CARDINALE RIDE QUANDO INVECE CI SAREBBE FORSE DA PIANGERE…?

I Laici sanno accogliere molto meglio dei religiosi, chi non crede o e’ laico esprime un cuore più aperto di qualunque prete, suora o pastore, poiché non ha la presunzione di essere l’espressione dell’unica verità di Dio in terra, o la presupponenza del ministro di culto, che farisaicamente pensa di essere perfetto e non dover imparare niente da nessuno.
E’ la stessa morale che emerge dalla Parabola evangelica del Fariseo e del Pubblicano.
Vi e’ poi molta più fede in un pagano che in tutto Israele, cioè in tutta quanta la Chiesa o in tutte quante le Chiese. Cristo ci parla infatti al di fuori di esse, oggi.
“Extra Ecclesia salus ! ” Parafrasando Sant’Agostino.
Grazie a Dio! Che non e’ un fariseo perfezionista e presuntuoso.
Amen

http://www.varese7press.it/wp-content/uploads/2010/10/Tettamanzi-Dionigi.jpg

http://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/imgs/photogallery/MEETING/CONFERENZA/images/don%20Gianfranco%20Bottoni%20e%20mons.%20Francesco%20Coccopalmerio.JPG

http://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/esy/objects/images/1031719.JPG

http://giovannimapelli.files.wordpress.com/2009/12/roma-parlamento-021.jpg

http://im.wk.io/images/p/f65e/giovanni-climaco-mapelli-arcivescovo-primate-chiesa-cristiana-antica-cattolica-e-apostolica-ortodossia-occidentale-e-cattolicita-autentica.jpg

http://iconecristiane.it/wp-content/blogs.dir/i/517/file/contarino-tommaso/buon-samaritano.jpg

ICONA DEL DIVINO SAMARITANO che rappresenta Cristo nelle vesti di Colui che ebbe pietà e misericordia, di Colui che si fece “prossimo” dell’altro caduto in disgrazia, che i sacerdoti leviti e gli scribi avevano abbandonato a se stesso sul ciglio della strada…
Cristo Samaritano buono e’ la via maestra di ogni vero e autentico ecumenismo, quello della fraternità e della carità, senza le quali non c’è neppure l’inizio di un dialogo e di un rapporto tra uguali e nemmeno la testimonianza del Vangelo.

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized | Etichette: Chiesa Cattolica, Chiesa Ortodossa, ecumenismo, Vaticano, Evangelici, Chiesa Anglicana, Chiesa Valdese, Cattolici, CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA E APOSTOLICA, santa sede, CHIESA CATTOLICA ROMANA, mons. giovanni climaco mapelli, arcivescovo primate mapelli, Diocesi di Milano, servizio ecumenismo e dialogo, mons. gianfranco bottoni, cardinale dionigi tettamanzi, Curia di Milano, Arcivescovo di Milano, diocesi ambrosiana, pontificio consiglio per l' unita dei cristiani, protestanti, diocesi antica cattolica di monza, mons. Luigi Manganini, arciprete del Duomo di Milano, settimana preghiera unita cristiani, padre nicola makar, chiesa patriarcato russo s.Ambrogio di Milano, Parrocchia russa di Milano, discriminazione emarginazione ecclesiale
Pubblicato da: giovannimapelli | gennaio 16, 2011 (modifica)
SETTIMANA di PREGHIERA per L’UNITA’ dei CRISTIANI: LA NOSTRA PICCOLA CHIESA COMUNQUE EMARGINATA E PERSEGUITATA dai CATTOLICI ROMANI – il nostro Arcivescovo trattato anche dalla Curia di Milano meno di niente… Ecco gli ultimi fatti accaduti, che si ripetono da anni ormai… (articolo pubblicato anche sul Sito del Centro Studi Teologici di Milano al link:http://centrostuditeologici.blogspot.com/2011/01/ecumenismo-delle-curie-diocesane-la.html )PREMESSA ECCLESIALE E TEOLOGICA a questa situazione che si e’ venuta a creare dentro le Chiese e contro la nostra Comunita’, vicenda che noi accettiamo da Dio come prova, non gia’ per il fatto che essa sia giusta o corrisponda a giustizia e verita’ e ancor meno al comandamento della carita’:

La nostra situazione di “perseguitati per causa di Cristo ” dentro le stesse Chiese, e a causa degli uomini di Chiesa, e’ la nostra stessa testimonianza che ci e’ data da vivere, che l’amore di Cristo vive dentro di noi… Infatti Lui stesso ci disse “beati voi quando vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di falsità contro di voi per causa mia!” Ecco, questa persecuzione e ostilità non ci provenie dal mondo, (” nel mondo avrete molte tribolazioni”) dai laici e dagli atei o da altri rappresentanti di religioni non cristiane, ma proprio dai cristiani stessi, dagli ortodossi ufficiali e dai cattolici romani, che sono i “canonici”, cioè quelli che dovrebbero essere i veri testimoni di Cristo. Questa nostra posizione di debolezza e di emarginazione ci pone dunque come segno di contraddizione per gli uomini che vogliono seguire Cristo, e ci pone dentro la stessa promessa delle Beatitudini.

Sono anni ormai, dal giorno stesso in cui il nostro Arcivescovo e Primate, mons. Giovanni Climaco Mapelli, e’ stato ordinato Vescovo (anzi dal giorno stesso del suo ingresso in ortodossia) che e’ stato fatto oggetto di una strisciante, silenziosa ma dura ed opprimente campagna di delegittimazione e ostracismo.


Pietro e Andrea, i Fratelli Apostoli di Cristo: abbraccio ecumenico

Una sorte toccata, piu’ o meno simile, al suo Metropolita che l’ha consacrato, e ad altri appartenenti alla Chiesa di origine, nata nei primi anni ’20 in Grecia, e la cui successione apostolica e’ stata garantita dai Vescovi della Chiesa Russa in esilio che erano fuggiti dal Comunismo Sovietico, negli anni ’60 del secolo scorso.

Questa guerra poco Santa e molto vergognosa la si deve al combinato e connubio, ad escludendum,di due Chiese che sono definite “ufficiali”, quella Ortodossa e quella Cattolica romana. Il motivo di fondo e’ quello della non canonicità di questa nostra Chiesa madre, di provenienza. Certo e’ che non immaginavamo neppure che esistesse questo genere di inestirpabile e radicato rancore tra Fratelli cristiani, del tutto antievangelico se non addirittura disumano, e questo genere di odio tra Chiese che ritengono altri indegni di sedere a mensa con loro…! Quando abbiamo preso la decisione di entrare in una Chiesa piccola, ma di origini apostoliche e con una successione apostolica autentica e indiscussa (nonostante le due diverse interpretazioni teologiche in campo cattolico e ortodosso sugli ordini ecclesiastici ) non immaginavamo lontanamente che saremmo entrati in un “Inferno” di rapporti tra Chiese, n’è di dover pagare, come nella favola di Fedro del lupo e l’agnello, “colpe” non nostre, e di dover soffrire misconscimento e cattiverie conseguenze degli atti di altri, in epoche molto lontane, e tutto ciò in totale spregio del comandamento del Signore, ( “amatevi come Io vi ho amati…” ) e per una visione delle realtà canoniche o burocratiche ecclesiali che sono come una strettoia opprimente, senza respiro ne’ libera azione dello Spirito. Questa strettoia permette poi tutta una serie di denigrazioni gratuite e legittima ogni sorta di angherie, al limite della stessa persecuzione. Tutto ciò accade nella pressoché assoluta ignoranza delle altre Chiese, in particolare le comunità protestanti ed evangeliche, o, cosa peggiore ancora, nella loro strana indifferenza o non curanza. Una specie di ” Yalta dell’ecumenismo” impone a chi ha sottoscritto gli accordi nei Consigli delle Chiese, di trattare in questo modo coloro che vengono considerati, per così dire, “fratellastri” in Cristo. Ebbene questo atteggiamento che contraddice completamente la volontà di Cristo, sembra non destare preoccupazione, e l’Ufficio Ecumenismo della Diocesi di Milano, si distingue particolarmente nel mantenere e rinfocolare una politica del misconoscimento e della denigrazione, contando e approfittando della stessa ignoranza dei fedeli in genere. Questi atteggiamenti intra-ecclesiali sono una contro testimonianza del Vangelo, e mentre.si prefiggono ai massimi livelli di ottemperare al monito dell’ “Ut unum sint ” di nostro Signore, di fatto lo annullano, poiché circoscrivono una carità ecclesiale ad alcuni escludendone altri per motivi storici e canonici molto circostanziati e contingenti, perpetrando una delegittimazione e discriminazione che si trascina per troppo tempo e che e’ uno scandalo indecente, di fronte a credenti e a non credenti! Non e’ possibile, diceva Papa Giovanni XXIII, “essere felici da soli”, cioè essere bastanti a se stessi chiudendo il cuore agli altri. Questa autosufficienza non e’ affatto cristiana, non può portare niente di buono neppure a quel dialogo ecumenico che si vorrebbe Benedetto da Dio, poiché Dio non benedice una unione che viene costruita sulla esclusione degli altri, quand’anche poveri e deboli, insignificanti agli occhi degli uomini di questo mondo o degli uomini di Chiesa. La Parabola del Samaritano buono, non e’ soltanto riferita ai rapporti umani, anzi e’ riferita proprio ai comportamenti di coloro che vestono gli abiti dei sacerdoti o degli scribi, come pure oggi dei pastori e dei preti! Se loro sono i primi a “passare oltre ” di fronte a colui che e’ steso per terra, attaccato e colpito da un brigantaggio criminale perseguito dai religiosi, allora come potranno questi stessi religiosi proclamare e predicare l’amore di Dio a tutti? Che credibilità potranno avere le loro parole svuotate di ogni valenza evangelica? Sono i preti e i clericali sicuri di interpretare tutta quanta la bontà e la verità della Chiesa di Cristo per pura ragione di appartenenza, come la casta dei Farisei dei tempi di Cristo, che credono di avere ogni potere legittimo di giudicare e di condannare, che sono convinti di avere in mano i codici perfetti per definire il giusto e l’ingiusto, ciò che e’ bene e ciò che e’ male. Di tutto questo sapere e di questa tracotante superbia del clero che pensa di non applicare a se’ il Vangelo che predica, Cristo ride e si fa’ beffe, poiché e’ Lui che ha trovato piu’ fede in un pagano che in tutto Israele.

1 commento

Pubblicato in Uncategorized | Etichette: Chiesa Anglicana, Chiesa Antica Cattolica in Italia, CHIESA CATTOLICA ROMANA, Chiesa Luterana, Chiesa Ortodossa, Chiesa Valdese, Consiglio delle Chiese di Milano, Curia di Milano, ecumenismo, Emarginazione e discriminazione, milano, Monza, pontificio consiglio per l'unità dei cristiani, servizio ecumenismo e dialogo, Settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani, Vaticano, Vescovi
Pubblicato da: giovannimapelli | dicembre 29, 2010 (modifica)
ECUMENISMO in DIOCESI di COMO :DON BATTISTA RINALDI, RESPONSABILE dell’UFFICIO ECUMENISMO DIOCESANO UMILIA MONSIGNOR GIOVANNI CLIMACO MAPELLI NELLA CHIESA di GROSOTTO DURANTE UN FUNERALE: IL PRETE VALTELLINESE OFFENDE IL NOSTRO ARCIVESCOVO : QUESTA E’ LA CARITA’ DEI CATTOLICI ROMANI – APPENA LI SI CRITICA TI DICONO CHE “NON SEI VESCOVO”…Il giorno 28 Dicembre 2010 è successo questo triste fatto presso la Chiesa Parrocchiale di S.Eusebio in Grosotto, provincia di Sondrio.
Il nostro Arcivescovo Mons. Giovanni Climaco Mapelli, salito da Milano fino a questo paesino di montagna in alta Valtellina, che fa’ parte della Diocesi di Como, di cui è Vescovo l’ambrosiano Mons. Diego Coletti, per assistere al funerale delle ore 14, 30 , del padre di un amico medico cardiologo dell’Ospedale milanese San Raffaele, deceduto improvvisamente il giorno di Santo Stefano, è stato ricevuto nella Sacrestia dall’ex Parroco don Battista Rinaldi con una modalità talmente offensiva e maleducata da lasciare attoniti.
Mons. Mapelli ha soltanto avvisato il sacerdote di voler assistere (non certamente concelebrare) al funerale, magari indossando l’abito corale proprio, dato che era vestito in borghese e portava con se l’abito nella valigetta personale.
Chiedendo del Parroco, è stato subito investito dalle parole di don Rinaldi, che gli ha detto “il Parroco non c’è”, e quando si è qualificato come Vescovo gli ha risposto girandogli le spalle “Lei non è Vescovo”.
Dopo di che gli ha soggiunto a più riprese che “conosceva bene la sua persona”, che era “conosciuta da tutti e da tutte le parti per quel che scriveva da anni”.
E questo è forse una colpa?
Diventa forse una colpa o una condanna, a vita?
…o tale da comportare chissà quale ostracismo?…
Tutto ciò mentre una donna anziana visibilmente alterata e sconnessa presente alla scena, (presumibilmente la sacrestana locale) investiva il Vescovo con parole ripetutamente ossessive, poco rispettose, del tipo “anch’io la conosco”, e ancora “anch’io l’ho già vista…” ecc. , con un tono per niente cordiale.
Il prete non ha neppure chiesto alla donna di evitare commenti e altri atteggiamenti poco consoni, com’era sua dovere in quel frangente.
Quando Mons. Mapelli ha chiesto il nome del prete, questi non ha voluto neppure dichiararlo.
Ebbene, a noi viene d’obbligo una riflessione amara e tremenda: quando vengono mosse critiche fondate, o comunque viene espresso un dissenso sul modo di vivere il cristianesimo o Vangelo da parte di esponenti del mondo cattolico romano, ecco che questi soggetti mai abituati alla semplice dialettica, ma al monologo autovalidante e autoreferente, ti attaccano dicendo ” Tu non sei Vescovo”, oppure in altri casi accaduti “non sei Prete”…
Era lo stesso atteggiamento che Gesù ha dovuto subire dai Farisei del suo tempo, quando alle sue stesse forti critiche al loro modo di vivere la fede e la religiosità, questi rispondevano dicendo “ha un demonio” oppure “cosa può mai venire di buono da Nazareth!”.
Infine il prete ha detto di “stare in Curia”, e di leggere tutto quello che arriva in Curia di Como sul conto del Vescovo Mapelli, ed ha citato l’Ufficio ecumenismo della Diocesi.
Noi non abbiamo mai nutrito grande fiducia nelle istituzioni della Chiesa cattolica romana, nè della sua ipocrisia che le pervade tutte, da cima a fondo, in modo pressochè irreversibile.
Ipocrisia e potere fine a se stesso, totale assenza di umanità e carente carità cristiana, presunzione di perfezione e pretesa di interpretare autenticamente tutta quanta la Verità in terra e lo stesso mandato di Cristo.
Guardando ai fatti e ai risultati, dobbiamo dubitare decisamente che le cose stiano proprio così.
Il nostro Vescovo, umiliato, ha seguito la cerimonia funebre in un angolo della Chiesa, dietro ad una colonna laterale che gli ha permesso di non dover guardare in faccia il celebrante, un uomo probabilmente pieno di sè e piuttosto maleducato e altezzoso, che dall’alto del suo atteggiamento clericale manteneva pure un sorrisetto compiaciuto e sornione.
Questo è il trattamento – dopo tutto quanto ha dovuto subire il nostro Arcivescovo e Primate negli anni da queste Chiese romane cattoliche e da queste Curie Arcivescovili e Vescovili – fin dal giorno 28 febbraio 1994 prima con la radiazione dall’insegnamento ben nota, per giungere agli oltraggi di oggi e a questi comportamenti indecenti.
Noi sopportiamo tutto con pazienza, perchè conosciamo in spirito i cuori di coloro che mettono in atto queste azioni cattive e distruttive.
Tuttavia il Signore che è giusto Giudice, sa come ricambiarci con la sua grazia in ogni momento.
E Lui stesso che ha detto infatti:
“Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.

(Vangelo secondo Luca 11, 9-13)

A questi Preti e Vescovi che ogni volta ci danno in testa pietre o serpi e scorpioni, noi rispondiamo lodando Dio, perchè ogni giorno ci riempie di amore e di gioia nonostante loro.
Certo è che se la nostra fede in Cristo non fosse radicata, da parte di questi uomini di Chiesa, essa è messa duramente alla prova: infatti un ostacolo alla fede per gli uomini e le donne di oggi è proprio il comportamento di tanti preti (e suore) .

breve nota biografica sul Prete Don Battista Rinaldi:
Battista Rinaldi è nato a Baruffini, frazione di Tirano nel 1950, sacerdote nel 1975 , vicario a Morbegno (1975-1979), parroco di Roncaiola (1979-1982) parroco di Pedenosso (1982-1987), prevosto a Ponte in Valtellina (1987-2006) è stato vicario foraneo della zona e prevosto di Grosotto.
Il suo brillante curriculum universitario annovera la laurea in pedagogia all’Università Cattolica di Milano, il dottorato in Sacra Teologia e ancora la laurea conseguita all’Anselmianum di Roma. Ha tenuto una rubrica religiosa su “La Provincia” i cui testi sono stati raccolti in volume.
Attualmente : dal 2008, Direttore dell’ Ufficio catechesi e Direttore dell’ Ufficio ecumenismo in Curia Vescovile a Como.

La Chiesa Parrocchiale di Grosotto (Sondrio) – Diocesi di Como
Il Vescovo Diego Coletti a Grosotto con il Parroco attuale
Il Vescovo di Como, Diego Coletti


S. Antonio Abate, grande eremita del Deserto in Egitto: Patriarca del monachesimo orientale
Sant’Antonio indica il cielo attraverso la virtù della Carità
S. ANTONIO indica la virtù della Carità, testimonianza di grande umanità


S. Antonio Abate indica il cielo
Mons. Diego Coletti che ride compiaciuto
Palazzo vescovile di Como


il Duomo di Como
la piazza del Duomo a Como
La città di Como con al centro la cattedrale


Fuoco di S. Antonio – fuoco della Carità di Cristo
il Fuoco di Sant’Antonio che è il fuoco della Carità apostolica
Pietro e Andrea, i Fratelli Apostoli di Cristo: abbraccio ecumenico


L’INCONTRO ECUMENICO MONDIALE di ASSISI – 1986


p.s.
non c’è che dire, tre lauree, “brillante curriculum”, tanta gloria umana (o vanagloria) : pochissima o nulla carità e cordialità, rispetto zero.
Spiace costatate in Preti relativamente giovani caratteristiche così deludenti sotto il profilo umano e ministeriale, al di là degli esibiti e ostentati titoli accademici, che non ci fanno certamente dimenticare ciò che dicevano gli antichi Santi e Padri del deserto, tra i quali lo stesso Sant’Antonio il Grande, Abate di Coma in Egitto (e la cui statua stava proprio dinanzi al Vescovo in Chiesa, con un dito che indica la virtù principe, la Carità, spesso raffigurata come un fuoco ardente sul petto del Santo, nelle Icone orientali )
” sii umile, nella semplicità del cuore, poichè intelligente e superbo lo è anche il Demonio!” (Cfr. Vita di Antonio, scritta da S.Atanasio )
Ci lascia stupito il fatto che questo presbitero diriga l’Ufficio per l’ecumenismo diocesano, e che non sappia (o non voglia) distinguere quale sia la differenza teologica e non soltanto giuridica tra una “Chiesa canonica ” e “Chiesa non canonica” (così pure tra un Vescovo autentico ma ritenuto per motivi storici di discendenza e successione apostolica non canonico ed un Vescovo canonico, in comunione con altri Sinodi locali o nazionali).
Certo è che l’ignoranza della teologia sacramentale, aumentata dalle illazioni degli Ortodossi ufficiali canonici, che in genere ci odiano e ci delegittimano ad ogni piè sospinto senza motivo nobile, per pura ragione di dogmatismo ottuso e becero, mancanza di amore e carità, presunzione di totale ortodossia della fede ed esclusività di rappresentanza, spirito animoso di rivalsa per antichi torti e rancori mai sopiti tra Chiese, fa’ il paio con l’approssimazione più sciocca e superficiale presente in tanti Uffici curiali.
Avremmo voluto vedere se questo prete avesse ricevuto così anche un vescovo autentico di una Chiesa non canonica di grandi e antiche origini, ad esempio quelle che sono uscite dal Patriarcato di Mosca con il Metropolita (oggi Patriarca) Filarete o piuttosto dell’Estonia, che hanno oggi problemi di riconoscimento con Mosca e hanno chiesto di passare al Patriarcato di Costantinopoli, come pure altre Chiese Orientali che non fanno parte del Consiglio Mondiale delle Chiese di Ginevra.
Dirigere un Ufficio per l’ecumenismo, se non altro, esige di avere una visione meno settaria e burocratica delle vicende ecclesiali, cosa che neppure a Milano tengono in grande considerazione, attenti come sono a prediligere le Chiese ufficiali più potenti, magari corteggiandone le mire e le ambizioni, analoghe a quelle proprie, coltivate nei vari palazzi di curia, anche quando sono in antitesi con il Vangelo del Signore e la sua inderogabile testimonianza, compresa la povertà e la sobrietà di mezzi.
Il nostro Arcivescovo, che riceve umiliazioni e offese, come nessuno tra i Vescovi occidentali in Italia, aveva voluto ringraziare con la sua presenza il medico del San Raffaele di Milano conosciuto da anni, poichè pochi giorni fa’ il medesimo aveva curato e seguito suo padre di 86 anni, per i problemi cardiaci di cui soffriva, mentre invece l’indomani il medico stesso ha visto morire il proprio padre molto più giovane.
Questo fatto l’aveva colpito e spinto a raggiungere Grosotto fino in alta Valtellina, dove appunto è stato trattato come descritto.
Abbiamo deciso, cosa insolita, di rendere pubblico questo fatto, non l’unico, poichè è giusto che i cristiani tutti sappiano quali siano realmente i sentimenti che battono nel cuore dei rappresentanti delle loro stesse Chiese.
Destino , o meglio la volontà del Signore per noi, ha voluto che fosse l’ex Parroco di Grosotto a celebrare il funerale del padre dell’amico di Mons. Mapelli, e quindi il Responsabile dell’Ufficio per l’Ecumenismo attuale, a doverlo ricevere in quella Chiesa.
Oggi sappiamo ciò che pensano di noi i fratelli cattolici romani, e lo sappiamo direttamente dagli officiali di Curia: e pertanto studiando il caso stesso in tutti i suoi risvolti civili e penali, l’ultimo fatto ci sarà d’ausilio anche per chiedere l’intervento di un Tribunale dello Stato per stabilire una volta per tutte la verità (considerando che siamo in possesso di tutti i documenti comprovanti l’autenticità dell’ordinazione episcopale ).Noi non chiediamo di essere ricevuti con ufficialità da questi fratelli nè di ricevere i loro fasulli onori o riverenze, ma non permetteremo oltre che ci denigrino e ci dileggino dicendo il falso impunemente.
Chiunque affermerà cose non vere o negherà l’autenticità del nostro Vescovo, stavolta sarà chiamato a rispondere davanti ad una Autorità Giudiziaria.

“Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.” (Luca 12, 1-3)

LA SEGRETERIA DIOCESANA

Milano, 29 dicembre 2010

La Chiesa Parrocchiale di Grosotto (Sondrio) – Diocesi di Como
Il Vescovo Diego Coletti a Grosotto con il Parroco attuale
Il Vescovo di Como, Diego Coletti
S. Antonio Abate, grande eremita del Deserto in Egitto: Patriarca del monachesimo orientale
Sant’Antonio indica il cielo attraverso la virtù della Carità
S. ANTONIO indica la virtù della Carità, testimonianza di grande umanità
S. Antonio Abate indica il cielo
Mons. Diego Coletti che ride compiaciuto
Palazzo vescovile di Como
il Duomo di Como
la piazza del Duomo a Como
La città di Como con al centro la cattedrale
Fuoco di S. Antonio – fuoco della Carità di Cristo
il Fuoco di Sant’Antonio che è il fuoco della Carità apostolica

Pietro e Andrea, i Fratelli Apostoli di Cristo: abbraccio ecumenico
L’INCONTRO ECUMENICO MONDIALE di ASSISI – 1986Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized | Etichette: arcidiocesi di milano, Arcivescovo di Milano, ARCIVESCOVO MAPELLI, cardinale Angelo Bagnasco, cardinale Carlo Maria Martini, cardinale dionigi tettamanzi, cardinale Tarcisio Bertone, carità, cattolicesimo, cei, Chiesa, chiesa ambrosiana, CHIESA CATTOLICA ROMANA, chiese non canoniche, chiese sorelle, città del vaticano, Conferenza Episcopale italiana, Conferenza Episcopale Lombarda, Congregazione per i Vescovi, Curia Arcivescovile di Milano, curia di como, Curia di Milano, Diego Coletti, diocesi di Como, Diocesi di Milano, DIRITTI UMANI, discriminazione, docenti di religione, don Battista Rinaldi, ecumenismo, ecumenismo e dialogo, emarginazione, emarginazione ecclesiale, Etica, facoltà teologica, fariseismo, funerale, gay, GLBT, grosotto, ipocrisia, la provincia di sondrio, maleducazione, mons. Diego Coletti, mons. gianfranco bottoni, mons. giovanni climaco mapelli, morale cattolica, offese, omosessuali, omosessualità, ordinazione episcopale, ospedale san raffaele, ostracismo cattolico, Papa, pedagogia, presidente della CEI, preti gay discriminazione, prof. giovanni mapelli insegnante, prof. mapelli docente religione, provincia di como, s.antonio, sant'antonio abate, Segreteria di Stato del Vaticano, successione apostolica, teologia, tirano, ufficio ecumenismo, valtellina, Vaticano, Vescovi, vescovi non canonici, vescovo, Vescovo di Como
Pubblicato da: giovannimapelli | dicembre 22, 2010 (modifica)
SANTA MESSA della NOTTE di NATALE * Celebrazione della Natività del Signore * 24 dicembre 2010 alle ore 21.30 presso la STAZIONE CENTRALE di MILANO – nella SALA REALE a fianco del binario n. 21 – nel Rito Gallicano antico del sec. VI : la Liturgia della Chiesa Indivisa di Oriente e Occidente


La SANTA VERGINE con il BAMBINO - la vera natività nell'iconografia d'Oriente
[gallery]

La Benedizione natalizia dell'Arcivescovo Primate
Clicca qui per la Locandina manifesto del Programma di Natale:


Icona della Natività - Scuola russa di Rublev
[gallery]

Natività in stile copto
[caption id="attachment_1175" align="aligncenter" width="350" caption="Natività in stile latino-occidentale"][/caption]

San GIOVANNI evangelista, in Oriente chiamato il Teologo o Il Silenzio per la sua contemplazione del Verbo incarnato: il LOGOS del Prologo del suo Evangelo
[caption id="attachment_1178" align="aligncenter" width="463" caption="San Giovanni Climaco abate , patrono dell'Arcivescovo Primate della nostra Chiesa : autore del libro "La Scala del Paradiso" testo di ascesi mistica nella tradizione orientale e ortodossa, scritto nel Monastero di S. Caterina del Sinai nel IV secolo"][/caption]
Icona della Natività con l’annuncio degli Angeli ai Pastori


La SANTA VERGINE con il BAMBINO – la vera natività nell’iconografia d’Oriente




Icona della Natività – Scuola russa di Rublev


Natività in stile latino-occidentale


La celebrazione della Notte di Natale nella Sala Reale – anno 2009


La SALA REALE nella Stazione centrale di Milano – interno


Natività in stile copto


La SALA REALE : l’Atrio d’ingresso (detta Sala delle Armi )


San GIOVANNI evangelista, in Oriente chiamato il Teologo o Il Silenzio per la sua contemplazione del Verbo incarnato: il LOGOS del Prologo del suo Evangelo


San Giovanni Climaco abate , patrono dell’Arcivescovo Primate della nostra Chiesa : autore del libro “La Scala del Paradiso” testo di ascesi mistica nella tradizione orientale e ortodossa, scritto nel Monastero di S. Caterina del Sinai nel IV secolo


La SALA REALE – esterno (accesso dai binari della Stazione – binario n.21)


Santa Messa nella Chiesa di Milano


La Benedizione natalizia dell’Arcivescovo Primate


[gallery columns="1"]
Icona della Natività con l’annuncio degli Angeli ai Pastori
La SANTA VERGINE con il BAMBINO – la vera natività nell’iconografia d’Oriente

Icona della Natività – Scuola russa di Rublev
Natività in stile latino-occidentale
La celebrazione della Notte di Natale nella Sala Reale – anno 2009
La SALA REALE nella Stazione centrale di Milano – interno
Natività in stile copto
La SALA REALE : l’Atrio d’ingresso (detta Sala delle Armi )
San GIOVANNI evangelista, in Oriente chiamato il Teologo o Il Silenzio per la sua contemplazione del Verbo incarnato: il LOGOS del Prologo del suo Evangelo
San Giovanni Climaco abate , patrono dell’Arcivescovo Primate della nostra Chiesa : autore del libro “La Scala del Paradiso” testo di ascesi mistica nella tradizione orientale e ortodossa, scritto nel Monastero di S. Caterina del Sinai nel IV secolo

La SALA REALE – esterno (accesso dai binari della Stazione – binario n.21)
Santa Messa nella Chiesa di Milano La Benedizione natalizia dell’Arcivescovo Primate

‘http://giovannimapelli.files.wordpress.com/2010/12/santa-messa-di-natale-20101.doc’>santa-messa-di-natale-2010
INVITO

CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA e + APOSTOLICA
Diocesi di di Monza – Milano per l’ITALIA (di origine ortodossa)
Icona della Natività
Scuola di Rublëv (1410 –1430), Mosca – Galleria Tretjakov
“Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e Pace in Terra agli uomini e donne che Egli ama”
S. MESSA della Notte di NATALE

( Rito GALLICANO antico sec. VI )
nel terzo anniversario
in STAZIONE CENTRALE di MILANO
presso la Grande Sala Reale – a lato del binario n. 21
* 24 Dicembre 2010 – ore 21,30*
celebrata da mons.
+ GIOVANNI CLIMACO MAPELLI
Arcivescovo Primate
con i Presbiteri Diocesani
La Celebrazione è aperta a tutti, in particolare a chi vive in solitudine o in stato di sofferenza e abbandono nei pressi della Stazione Centrale di Milano, e avrà inizio alle ore 21,30
la Sala è riscaldata
per informazioni tel. 338.4066959 – 339.5280021
(al termine verrà dato un piccolo dono ai partecipanti)


* NOTIZIA STORICO- ARTISTICA SULLA SALA REGIA O SALA REALE interna alla Stazione Centrale di Milano:

Milano Centrale – Il Padiglione Reale
Disegnato da Ulisse Stacchini e inaugurato nel 1931 per accogliere la famiglia Savoia, ritorna oggi al suo antico splendore a seguito dell’importante opera di restauro realizzata da Grandi Stazioni Spa, di concerto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano, e conclusa nel mese di marzo del 2007. Percorrendo pavimenti intarsiati attraverso un corridoio di arredi, mosaici e decorazioni marmoree si respira un’aria antica, surreale, un luogo che anche emotivamente contrasta con il frenetico movimento delle migliaia di passeggeri quotidiani che transitano nella stazione di Milano Centrale. Il Padiglione Reale si articola in due sale disposte su due piani: la Sala Reale e la Sala delle Armi.

La Sala Reale

La Sala Reale, situata al piano binari, a cui si accede direttamente dal Binario 21, è ampia 416 mq e può accogliere fino a 100 persone in piedi e 80 sedute; è ornata da “arredi storici” e provvista di 80 sedie e aria condizionata/riscaldamento.

La Sala delle Armi

La Sala delle Armi, situata al piano terra (come Atrio d’ingresso all’imponente scalone regio ) a cui si accede da piazza Luigi di Savoia 1/26, si estende per 421 mq, con una capacità di accoglienza leggermente inferiore a quella della Sala Reale (100 persone in piedi e 60 sedute), arredi e tendaggi importanti, aria condizionata/riscaldamento.


Icona della Natività con l’annuncio degli Angeli ai Pastori
La SANTA VERGINE con il BAMBINO – la vera natività nell’iconografia d’Oriente


Icona della Natività – Scuola russa di Rublev
Natività in stile latino-occidentale
La celebrazione della Notte di Natale nella Sala Reale – anno 2009


La SALA REALE nella Stazione centrale di Milano – interno
Natività in stile copto
La SALA REALE : l’Atrio d’ingresso (detta Sala delle Armi )


San GIOVANNI evangelista, in Oriente chiamato il Teologo o Il Silenzio per la sua contemplazione del Verbo incarnato: il LOGOS del Prologo del suo Evangelo
San Giovanni Climaco abate , patrono dell’Arcivescovo Primate della nostra Chiesa : autore del libro “La Scala del Paradiso” testo di ascesi mistica nella tradizione orientale e ortodossa, scritto nel Monastero di S. Caterina del Sinai nel IV secolo
La SALA REALE – esterno (accesso dai binari della Stazione – binario n.21)


Santa Messa nella Chiesa di Milano
La Benedizione natalizia dell’Arcivescovo Primate




La SALA REALE nella Stazione centrale di Milano - interno
[caption id="attachment_1191" align="aligncenter" width="500" caption=" La SALA REALE : l'Atrio d'ingresso (detta Sala delle Armi )"][/caption]

LLa SALA REALE - esterno (accesso dai binari della Stazione - binario n.21)
[gallery]

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized
Pubblicato da: giovannimapelli | dicembre 22, 2010 (modifica) SANTA MESSA di NATALE – 2010

Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized
Pubblicato da: giovannimapelli | dicembre 16, 2010 (modifica)
Una CHIESA e un QUIRINALE SEMPLICEMENTE “OSCENI” : SILENZIO : è tempo di lutto nazionale – BERLUSCONI HA RIOTTENUTO UNA RISICATA FIDUCIA IN PARLAMENTO – IL QUIRINALE TACE POICHE’ DA RESIDENZA DI PAPI E’ DIVENTATO RESIDENZA DI PONZIO PILATO – LA GERARCHIA VATICANA CON BERTONE E LA CEI CON BAGNASCO QUASI SI RALLEGRANO : LE MALEFATTE DEL PREMIER NON LI SFIORANO NEPPURE – LA MORALE E L’ETICA SI PREDICANO AL POPOLINO NON GIA’ AL POTENTE CHE ELARGISCE LAUTE MANCE – LA CENA DELLE BEFFE… Stemma pontificio sul Palazzo del Quirinale
GIORGIO NAPOLITANO – classe 1925 – 11° Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano che prega
Giorgio Napolitano indica a Berlusconi qualcosa
Giorgio Napolitano con Berlusconi e La Russa – qualcuno se la dorme in piedi
Giorgio Napolitano con Berlusconi, stretta di mano triste
Giorgio Napolitano con i Giudici della Suprema Corte di Cassazione
Giorgio Napolitano con la Bandiera d’Italia
Giorgio Napolitano con un corazziere
Il Presidente sulla poltrona più alta
Giorgio Napolitano indica ancora qualcosa a Berlusconi
Giorgio Napolitano perplesso
Berlusconi sembra pregare
Il Palazzo del Quirinale sede di Papi e oggi dei Presidenti della Repubblica

IL QUIRINALE – il Colle più alto della Repubblica
La Bandiera del Vaticano al Quirinale Giorgio Napolitano con Benedetto XVI in visita ufficiale
Il Presidente Napolitano con il Segretario di Stato vaticano cardinal Bertone
Berlusconi e Bossi se la ridono di gusto
Il Presidente con il cardinale Bagnasco capo della CEI
Il baciamano di Berlusconi al Papa
Berlusconi con il cardinale Bertone ridono
Giorgio Napolitano celebra all’Altare della Patria : il Funerale della Repubblica Italiana?
Il funerale con la bara avvolta dal Tricolore
Tricolore a mezzasta per lutto nazionale
LA CENA delle BEFFE ( dramma ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo il Magnifico ),
IL LUTTO della nostra REPUBBLICA



Giorgio Napolitano con la Bandiera d'Italia
[caption id="attachment_1133" align="aligncenter" width="500" caption="Giorgio Napolitano indica ancora qualcosa a Berlusconi"][/caption]

Stemma pontificio sul Palazzo del Quirinale
[slideshow] E’ silenzio totale per LUTTO NAZIONALE…
ci prepariamo al Natale in silenzio, un silenzio greve e grave.
SILENZIO.
Non già il silenzio di Pilato che siede al Quirinale.
Non è cosa di poco conto infatti chi sieda, da tempo, sulla poltrona del Governo, se un uomo che ama le istituzioni, ne rispetta le leggi, e mantiene un comportamento ispirato almeno all’etica della decenza…
Ma evidentemente all’inquilino del Quirinale, che fu residenza di Papi regnanti fino a Pio IX, questi requisiti e queste caratteristiche fondamentali per una Repubblica democratica e per la tenuta del suo assetto costituzionale, evidentemente non interessano o non sono di particolare rilievo.
Poi il Signor Presidente Giorgio Napolitano, alla veneranda età di 85 anni, dovrà andare Lui a spiegare agli italiani, ai cittadini sgomenti, perchè mai tanti cittadini e giovani in Italia siano diventati del tutto anarchici alle leggi, al comportamento legale, e al rispetto civico, affascinati dalla maleducazione crassa, dal “faccio quel cazzo che voglio”, dalla violenza, dal menefreghismo, dalla sfiducia, persino dalla più sciocca maleducazione e prepotenza.
Forse il Presidente e con lui tanti altri non si ricordano più ciò che a noi insegnavano una volta i buoni maestri, non quelli di oggi: che l’esempio è determinante per creare la cultura della legalità, del senso della giustizia, dell’obbligo dei doveri civici e morali.
No. Tutto è lasciato ad una approssimazione incredibile, tutto è votato all’improvvisazione educativa, all’assenza di esempi virtuosi, allo sfascio, al tanto peggio tanto meglio, alla cultura del furbo e delle furbate, al raggiro e alla prepotenza di chi non ha regole se non il proprio tornaconto.
Forse fuori dai Palazzi della politica e fuori dal Palazzo più alto, il Quirinale, nessuno si accorge del degrado palpabile nelle strade del Paese, nell’imbarbarimento dei rapporti umani, antropologici, determinati dal malesempio di questa classe politica di governo e del suo capo: non si accorgono di nulla perchè viaggiano con scorte e coorte su macchine di rappresentanza blu e vetri affumicati e neri.
Il Paese, come per l’immondizia di Napoli, è preda di una febbre di anarchia totale di valori e di principi, di idee pulite e di conseguenti comportamenti onesti: gli stessi scontri feroci e ferali di ieri a Roma ce lo indicano: violenze e brutalità che hanno messo la Città capitale a ferro e fuoco con un manipolo di facinorosi agguerriti, la cui identità è ancora mistero fitto, che hanno stravolto una libera e democratica, pacifica e civile manifestazione di dissenso.
Ecco, questa violenza e questo precipitare di eventi, con tutto il corollario di scontri, e questa gioventù arrabbiata e disincantata, illusa e amareggiata, privata di speranza e di futuro, di riscatto e di sopravvivenza stessa, nel mezzo di questa tremenda crisi e sfacelo economico generale, hanno dei responsabili, non è frutto del caso o del fato e destino. No
Questi responsabili stanno quasi tutti sotto lo scranno più alto del Quirinale, stanno dentro una compagine di governo che ha visto negli ultimi anni indagati ministri per corruzione, che ha visto sfiduciati sottosegretari, cricche e coventicole del malaffare, e tutto un sottobosco corrotto e corruttore consono alle intime idee stesse di chi lo guida, poichè nessuno ha colto sgomento nel Capo del governo circa il malaffare presente nel suo stesso esecutivo.
Questo è il malesempio che ha fatto degenerare tutta una gioventù stanca ed esasperata dall’impunità dei potenti e dei miliardari, quando a loro, nella quotidiana lotta di precari e di poveri di fatto, nulla viene mai neppure condonato, nè scontato.
Ebbene chi doveva parlare ha taciuto, anzi ha dato circa un mese di tempo all’oligarca mezzo sfiduciato, quasi morente, con il pretesto della legge in approvazione sulla stabilità economica, per ricostruire le fila, per ritessere la tela del ragno di un governo osceno e indecente che mai l’Italia ha potuto osservare dai tempi del Duce degli ultimi anni, prima di piazzale Loreto.
Ha taciuto anche quando si è fatto ilo mercato delle vacche o dei porci per l’acquisto di parlamentari e di voti da spostare da un emiciclo all’altro del Parlamento, non avvedendosi così che a di là del fatto penale e di reato cui spetterà ancora una volta alla Magistratura dover accertare – la Magistratura da sempre vituperata e denigrata dal Capo impunito del Governo – è lo stesso significato del mandato parlamentare, del suo valore costituzionale che viene così calpestato e vanificato.
Un delitto costituzionale gravissimo ed esiziale.
Tutto ciò tra le risa e la noncuranza del Capo del Governo e dei suoi che gongolavano per questa operazione di colpo di mano e di attentato alla Costituzione di cui potrebbero essere chiamati a rispondere se in questo Paese la Costituzione avesse ancora un valore.
No.
Il Capo dello Stato, forse perchè ,si dice, intimidito da dossier che lo zelante giornalista (eufemismo) Vittorio Feltri e altri più giovani e agguerriti, tra i quali anche il successore alla direzione del quotidiano di Casa Berlusconi, Salmastri ( ops! scusate, Sallusti siamo stati tratti in inganno per quella sua predilezione giornalistica tutta rivolta ai fondi salmastri e torbidi…) tengono in qualche cassetto minacciando di esibire sul conto dell’ex uomo del PCI Giorgio Napolitano, signore di Napoli all’antica forse troppo per bene ed educato, per queste marmaglie che scorribandano per la nostra Repubblica, ha dovuto – obtorto collo – tacere.
Silenzio e sopraffazione.
A tutto questo si aggiunge la parola di Vescovi e Cardinali (eufemismo, preferiamo qui tacere perchè non è mai stato l’abito che fa’ il monaco nè il cardinale e nemmeno il papa purtroppo ) che, con una insperata vocazione da novelli Richelieu e Mazarin, quasi si rallegrano di un voto definito “democratico”, alla faccia del mercato di compravendita a cielo aperto che si è compiuto.
Forse sarà il vezzo a cui è adusa questa gerarchia clericale che compra e vende anche le cose sacre e più sacre, quell’antica simonia scomunicata dagli antichi concili apostolici e sempre valida, ma sempre praticata dalla Chiesa di Roma, saranno i tanti soldi ricevuti in dono dal Despota di Arcore che li avranno lusingati e fatti parlare.
E’ per questo che dove la morale civile è fallita in questo tristo Paese, quella cattolica religiosa è addirittura sprofondata, trascinando giù con la pedofilia occultata da decenni e il malaffare della Banca vaticana, quel piccolo barlume di idealità o di vangelo, merito di uomini e donne di fede, di veri e propri resistenti della fede, che ancora sopravviveva nonostante questi vescovi e questi stessi cardinali e e le loro diaboliche e mercantili materialistiche azioni.
Oggi è silenzio: viene il Natale, nasce Cristo, sempre piccolo e povero e Noi siamo in Lutto.
Il Lutto che non troverà presto consolazione.
” Puer natus est nobis et Filius datus est nobis”.
Venite adoremus!

GIORGIO NAPOLITANO - classe 1925 - 11° Presidente della Repubblica Italiana
[caption id="attachment_1127" align="aligncenter" width="460" caption="Giorgio Napolitano con Berlusconi e La Russa - qualcuno se la dorme in piedi"][/caption]
Stemma pontificio sul Palazzo del Quirinale
GIORGIO NAPOLITANO – classe 1925 – 11° Presidente della Repubblica Italiana
Giorgio Napolitano che prega


Giorgio Napolitano indica a Berlusconi qualcosa
Giorgio Napolitano con Berlusconi e La Russa – qualcuno se la dorme in piedi
Giorgio Napolitano con Berlusconi, stretta di mano triste


Giorgio Napolitano con i Giudici della Suprema Corte di Cassazione
Giorgio Napolitano con la Bandiera d’Italia
Giorgio Napolitano con un corazziere


Il Presidente sulla poltrona più alta
Giorgio Napolitano indica ancora qualcosa a Berlusconi
Giorgio Napolitano perplesso


Berlusconi sembra pregare
Il Palazzo del Quirinale sede di Papi e oggi dei Presidenti della Repubblica
IL QUIRINALE – il Colle più alto della Repubblica


La Bandiera del Vaticano al Quirinale
Giorgio Napolitano con Benedetto XVI in visita ufficiale
Il Presidente Napolitano con il Segretario di Stato vaticano cardinal Bertone


Berlusconi e Bossi se la ridono di gusto
Il Presidente con il cardinale Bagnasco capo della CEI
Il baciamano di Berlusconi al Papa


Berlusconi con il cardinale Bertone ridono
Giorgio Napolitano celebra all’Altare della Patria : il Funerale della Repubblica Italiana?
Il funerale con la bara avvolta dal Tricolore


Tricolore a mezzasta per lutto nazionale
LA CENA delle BEFFE ( dramma ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo il Magnifico ),
IL LUTTO della nostra REPUBBLICA



Ma la sua nascita avviene oggi nella totale desolazione.

+ Giovanni Climaco Mapelli
Arcivescovo Primate
e i Teologi, religiosi e laici, del CENTRO STUDI TEOLOGICI di Milano
Centro Ecumenico

Milano, 16 Dicembre 2010 dell’Era del Signore

________________________________________________________________________________________________________________________________
NOTA FINALE:

Quirinale/I nuovi Cardinali italiani oggi a pranzo da Napolitano Ricevimento al Colle offerto dal Presidente della Repubblica
02/12/2010 E-MAILPRINT
A

Roma, 2 dic. (Apcom) – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha offerto oggi, al Palazzo del Quirinale, una colazione in onore dei nuovi Cardinali italiani nominati nel Concistoro del 20 novembre scorso. Ne dà notizia la presidenza della Repubblica.

successivamente:
Cena dei Cardinali Bertone e Bagnasco con il Premier Silvio Berlusconi, dopo la il voto di fiducia al Governo.

E già, i conti tornano!…

ci ricorda quell’ Opera dal titolo : LA CENA DELLE BEFFE (dramma tragico, ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo il Magnifico: testo denso di colpi di scena, inganni e scacchi, al limite dell’assurdo…)




Giorgio Napolitano che prega
[caption id="attachment_1126" align="aligncenter" width="300" caption="Giorgio Napolitano indica a Berlusconi qualcosa"][/caption]

Giorgio Napolitano con Berlusconi, stretta di mano triste
[caption id="attachment_1129" align="aligncenter" width="500" caption="Giorgio Napolitano con i Giudici della Suprema Corte di Cassazione"][/caption]

Giorgio Napolitano con un corazziere
[caption id="attachment_1132" align="aligncenter" width="500" caption="Il Presidente sulla poltrona più alta"][/caption]

Giorgio Napolitano indica ancora qualcosa a Berlusconi
[caption id="attachment_1134" align="aligncenter" width="300" caption="Giorgio Napolitano perplesso"][/caption]

Berlusconi sembra pregare
[caption id="attachment_1136" align="aligncenter" width="500" caption="Il Palazzo del Quirinale sede di Papi e oggi dei Presidenti della Repubblica"][/caption]

IL QUIRINALE - il Colle più alto della Repubblica
[caption id="attachment_1138" align="aligncenter" width="500" caption="La Bandiera del Vaticano al Quirinale"][/caption]

Giorgio Napolitano con Benedetto XVI in visita ufficiale
[caption id="attachment_1140" align="aligncenter" width="300" caption="Il Presidente Napolitano con il Segretario di Stato vaticano cardinal Bertone"][/caption]

Berlusconi e Bossi se la ridono di gusto
[caption id="attachment_1142" align="aligncenter" width="500" caption="Il Presidente con il cardinale Bagnasco capo della CEI"][/caption]

Il baciamano di Berlusconi al Papa
[caption id="attachment_1146" align="aligncenter" width="300" caption="Il funerale con la bara avvolta dal Tricolore"][/caption]

Tricolore a mezzasta per lutto nazionale
[caption id="attachment_1148" align="aligncenter" width="500" caption="LA CENA delle BEFFE ( dramma ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo il Magnifico ),"][/caption]

IL LUTTO della nostra REPUBBLICA
Lascia un commento

Pubblicato in Uncategorized
Articoli precedenti »

CategorieBlogroll Uncategorized Scorri Archivi mensili aprile 2011 febbraio 2011 gennaio 2011 dicembre 2010 novembre 2010 ottobre 2010 settembre 2010 agosto 2010 luglio 2010 aprile 2010 marzo 2010 febbraio 2010 gennaio 2010 dicembre 2009 novembre 2009 ottobre 2009 settembre 2009 agosto 2009 luglio 2009 giugno 2009 aprile 2009 febbraio 2009 gennaio 2009 dicembre 2008 novembre 2008 ottobre 2008 giugno 2007
LinkIscriviti•Articoli (RSS)
•Commenti (RSS)
Blog su WordPress.com. | Theme: Ocean Mist by Ed Merritt.

Il Mio Account

New QuickPress Post Modifica il mio profilo Read Freshly Pressed Read Posts I Like Read My Subscriptions Manage My Subscriptions Track My Comments Bacheca generale Get Support Logout I miei blog

Ecclesia Apostolica Bacheca Nuovo articolo Statistiche Sito Manage Comments Read Blog INTERNATIONAL PARQUET di MAX Bacheca Nuovo articolo Statistiche Sito Manage Comments Read Blog Manage Blogs Register a New Blog Informazioni sul blog

Articolo Casuale Get Shortlink Riporta come spam Segnala come "per adulti" Theme: Ocean Mist [x] Subscribe

Unsubscribe from Blog Questo sitoTutti i Siti