venerdì 26 novembre 2010

CARLO BORROMEO: CHE SANTO E' STATO? Può essere santità quella che non disdegna di far ammazzare tante persone? LE DUBBIE RAGIONI della CHIESA...



















CARLO BORROMEO a 400 anni dalla Canonizzazione: FU VERAMENTE SANTO? la storiografia ci tramanda una figura ben diversa da quella dipinta dalla Chiesa Ambrosiana : NEPPURE I CARDINALI MARTINI e TETTAMANZI HANNO SAPUTO SOTTRARSI ALL’EQUIVOCO e ALLA TENTAZIONE DI MISTIFICARE LA STORIA… ( la Lettera del Papa per la ricorrenza : elogio, retorica e reticenza )

SAN CARLO BORROMEO (Arona, 2 ottobre 1538 – Milano, 3 novembre 1584) Inquisitore papale e cardinale arcivescovo di Milano

Pio IV, nato Giovanni Angelo Medici di Marignano ( Milano, 31 marzo 1499 – Roma, 9 dicembre 1565) ZIO MATERNO di SAN CARLO BORROMEO


MARTINI consegna a TETTAMANZI il pesante PASTORALE di SAN CARLO – tremenda eredità storica

Libretto SANTI per VOCAZIONE, sull’esempio di San Carlo Borromeo – 2010 scritto da Dionigi Tettamanzi


Libretto IN CAMMINO CON SAN CARLO per gli operatori pastorali della Diocesi – 2010 opera del card. Dionigi Tettamanzi

Libretto LETTERA A SAN CARLO – scritta dal cardinale Carlo Maria Martini


i cardinali Martini e Tettamanzi, gli ultimi successori di San Carlo Borromeo: neppure loro si sono sottratti al triste gioco dell’equivoco e della mistificazione storica

Lettera di Benedetto XVI al cardinale Tettamanzi per il IV Centenario della Canonizzazione di San Carlo : come al solito un grande elogio e una grande reticenza – si enumerano i pregi e si nascondono tutti i difetti : in una parola LA MISTIFICAZIONE o la SANTITA’ FITTIZIA… il Papa elogia la carità di San Carlo specchio di quella di Cristo: QUALE CARITA’ per CHI HA FATTO UCCIDERE TANTE PERSONE TRA ATROCI TORMENTI? QUALE CARITA? E CRISTO CHE SEMPRE RIFIUTO’ LA VIOLENZA COSA DIREBBE di LUI? Ma alla Chiesa di Milano e a quella di Roma non interessa niente!… niente di quel che Cristo pensa veramente…


Stemma di San Carlo Borromeo – Humilitas è il suo motto (…più che di umiltà si trattò di ferocia e impunità – Impunitas)

San Pio V – Antonio, in religione Michele Ghislieri (Bosco Marengo, 17 gennaio 1504 – Roma, 1º maggio 1572) ferocissimo inquisitore ed antisemita e interprete del Concilio di Trento


JOSEPH RATZINGER il cardinale inquisitore del XXI secolo divenuto Papa

Medaglia d’argento, 1580 circa, diametro 34 mm. che deride il Concilio di Trento. Questa medaglia mostra un cardinale e un papa, ma quando è capovolta, si vedono un demone e un jolly.


il Concilio di Trento che ha irrigidito la dottrina cattolica attorno al papato e alla sua curia


IL NUOVO CONCISTORO e il sangue versato dagli altri… UNA CARRELLATA DENTRO LA STORIA di UNA VETUSTA ISTITUZIONE : anche i cardinali contemporanei, purtroppo, non si sottraggono al gioco della mistificazione…
SAN CARLO e i SUOI SUCCESSORI….

” I cardinali di Santa Romana Chiesa devono testimoniare il Vangelo di Cristo fino all’effusione del sangue! Così afferma l’antica tradizione della Chiesa di Roma, e per questo indossano il colore rosso porpora, che ricorda il colore del sangue: peccato che nella Storia della Chiesa, dalle sue origini ad oggi, più che versare il proprio sangue, spesso hanno fatto versare o contribuito a far versare quello degli altri! “

( + Giovanni Climaco Mapelli )

PIO IV lo zio materno di San Carlo Borromeo, noto per i suoi metodi feroci e brutali
San Carlo Borromeo, divenuto cardinale a 14 anni, nipote di Pio IV: proclamato santo e patrono della Chiesa ambrosiana, inquisitore papale macchiatosi di crimini orrendi e feroce persecutore di “eretici” – le vittime del suo periodo episcopale che va’ dal 1566 al 1578 sono state circa 500 mila secondo fonti attendibili – breve nota storica :Nonostante le Diete di Ilanz del 1524 e del 1526 avessero proclamato la libertà di culto nella Repubblica delle Tre Leghe in Svizzera, il Borromeo combatté il protestantesimo nelle valli svizzere, imponendo rigidamente i dettami del Concilio di Trento. Nella sua visita pastorale in Val Mesolcina in Svizzera fece arrestare per stregoneria un centinaio di persone, dopo le torture quasi tutti abbandonarono le fede protestante salvandosi così la vita, 10 donne ed il prevosto furono invece condannati al rogo nel quale furono gettati a testa in giù. Segretario di Stato del papa e poi arcivescovo di Milano, venne nominato “Protector Helvetiae”. Egli propose la creazione di una Nunziatura apostolica, di un collegio di gesuiti e di un seminario; per la formazione dei membri del clero provenienti dalla Confederazione elvetica fondò il “Collegio Elvetico” a Milano; organizzò sinodi diocesani di cui fecero parte le Tre valli ambrosiane del Canton Ticino, che visitò integralmente fin sulle cime innevate del Passo del San Gottardo. Sostenuti da papa Gregorio XIII (1572-85), questi sforzi portarono alla creazione della nunziatura di Lucerna, che seguì da vicino l’applicazione delle riforme.IV CENTENARIO DELLA CANONIZZAZIONE DI SAN CARLO BORROMEO

FU VERAMENTE UN SANTO?

quando anche Martini e Tettamanzi si prestano all’equivoco

e alla mistificazione della storia

San Carlo dei Conti Borromeo , che ha lasciato una scia di morti e di perseguitati e torturati : venerato dalla Chiesa di Milano, di cui ricorre quest’anno il IV centenario della Canonizzazione – il 4 novembre 2010 – a lui si sono ispirati spesso molti Vescovi di Milano, non ultimi i cardinali Martini e Tettamanzi :«Quella di san Carlo è stata una santità che ha educato e continua ad educare la Chiesa: la sua è stata una santità popolare – quella di un vescovo che ha vissuto in mezzo al popolo – missionaria e contagiosa. Un santità che il Borromeo ha perseguito nel suo ministero di vescovo, fondando la sua azione pastorale sul Vangelo, sul desiderio di conformazione a Cristo…” da Dionigi Tettamanzi : SANTI per VOCAZIONE , sull’esempio di San Carlo Borromeo – ed. Centro Ambrosiano agosto 2010 -
Il Libretto: SANTI per VOCAZIONE , sull’esempio di San Carlo Borromeo – 2010 – Lettera a tutti i fedeli della Chiesa Ambrosiana che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha dedicato alla figura di SAN CARLO BORROMEO come esempio di santità (ci vuole una bella fantasia per proporre oggi una figura del genere! oppure è una delle tante opere di mistificazione religiosa della storia? )

Libretto dedicato agli Operatori pastorali della Diocesi di Milano, dal titolo: IN CAMMINO con SAN CARLO (la figura del Borromeo è sempre indicata come esempio da imitare …) LA CHIESA CATTOLICA ROMANA E AMBROSIANA RILEGGE LA STORIA CON UN REVISIONISMO DA FARE SPAVENTO PERSINO AD UNA DITTATURA : I CRIMINALI DIVENTANO SANTI! anche 400 anni dopo….
Libretto su San Carlo Borromeo dal titolo : LETTERA A SAN CARLO dedicato dal cardinale Carlo Maria Martini al suo tristo predecessore, di cui ha tessuto le lodi e le virtù, tacendo sui difetti e sui crimini dallo stesso perpetrati…

Il Cardinale MARTINI consegna il gigantesco e pesante Pastorale di San Carlo al suo successore Dionigi Tettamanzi – 29 settembre 2002 in Duomo a Milano : un’eredità pesante e tremenda davvero da sopportare, anche per due cardinali progressisti e di grande apertura di mente e di cuore – SUCCESSORI SULLA CATTEDRA di UN ANTICO “CRIMINALE”

LETTERA DI PAPA BENEDETTO XVI per il IV CENTENARIO della CANONIZZAZIONE di SAN CARLO
Al venerato Fratello
Cardinale DIONIGI TETTAMANZI
Arcivescovo di Milano

Lumen caritatis. La luce della carità di san Carlo Borromeo ha illuminato tutta la Chiesa e, rinnovando i prodigi dell’amore di Cristo, nostro Sommo ed Eterno Pastore, ha portato nuova vita e nuova giovinezza al gregge di Dio, che attraversava tempi dolorosi e difficili. Per questo mi unisco con tutto il cuore alla gioia dell’Arcidiocesi ambrosiana nel commemorare il quarto centenario della canonizzazione di questo grande Pastore, avvenuta il 1° novembre 1610. (sic!)

per il testo integrale vai al link :

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2010/documents/hf_ben-xvi_let_20101101_lumen-caritatis_it.html

PAPA PIO V , dell’Ordine dei Frati Predicatori detti Domenicani (Domini Canes, cioè Cani del Signore) un Santo Inquisitore la cui ferocia non era da meno dei suoi predecessori, tanto che rimane proverbiale l’orgoglio con il quale indossava il saio bianco di inquisitore domenicano anche da Papa, macchiato di sangue degli eretici e nemici della fede dopo aver assistito alle torture… da allora i papi vestono con l’abito talare bianco. E’ stato il continuatore del Concilio di Trento che promosse la Controriforma e la persecuzione dei protestanti in tutta l’Europa, con uccisioni e massacri, cui per miracolo sfuggì lo stesso Martin Lutero
Politica antiebraica di PIO V
Il 26 febbraio 1569 emanò contro gli ebrei la bolla “Hebraeorum gens sola quondam a Deo dilecta”, con cui ne ordinava l’espulsione da tutte le terre dello Stato Pontificio, ad eccezione di Roma, Ancona ed Avignone. Gli ebrei di Bologna, città facente parte dello Stato dal 1506, passarono nel vicino territorio estense; ma siccome la bolla ordinava anche la distruzione di tutto ciò che potesse ricordare l’esistenza di una comunità ebraica, compresi i cimiteri, gli ebrei di Bologna abbandonarono la città portando con sé anche i loro morti. In seguito scomparirono per sempre alcune comunità ebraiche italiane: quelle di Ravenna, Fano, Camerino, Orvieto, Spoleto, Viterbo, Terracina, che mai più risorsero. Gli ebrei abitanti presso Roma si rifugiarono nel già sovrappopolato ghetto romano.

IL CONCILIO di TRENTO
Il Concilio di Trento o Concilio Tridentino fu il XIX Concilio della Chiesa cattololica (detti “ecumenici” impropriamente dagli occidentali cui manca del tutto la Chiesa Orientale ortodossa) aperto da papa Paolo III nel 1545 e chiuso, dopo numerose interruzioni, nel 1563. Con questo concilio venne definita la riforma della Chiesa (Controriforma) e la reazione alle dottrine del calvinismo e luteranesimo (Riforma protestante).
Fu un concilio importante per la storia della Chiesa, tanto che l’aggettivo “tridentino” viene usato ancora oggi per definire alcuni aspetti caratteristici della Chiesa cattolica ereditati da questo concilio e mantenuti per i successivi tre secoli, fino ai concili Vaticano I e Vaticano II.
giudizi critici sul Concilio

Medaglia d’argento, 1580 circa, diametro 34 mm, copia dell’originale (circa 1545), che deride il Concilio di Trento. Questa medaglia mostra un cardinale e un papa, ma quando è capovolta, si vedono un demone e un jolly.
Sull’assise conciliare non mancarono, già tra i contemporanei, i giudizi critici, non soltanto tra le file dei protestanti. In ambito cattolico, ad esempio, particolarmente esplicita fu la valutazione espressa da Paolo Sarpi, teologo ed erudito appartenente all’Ordine dei Servi di Maria, nonché influente consigliere della Repubblica di Venezia in occasione della complessa questione dell’interdetto (1604-1607). Nella sua Istoria del Concilio Tridentino, Sarpi affermò che il Tridentino ebbe effetti opposti rispetto a quelli auspicati da quanti ne caldeggiarono la convocazione, fallendo nel tentativo di ricomposizione dello scisma protestante e favorendo un’ulteriore centralizzazione della Chiesa cattolica attorno al papato e alla Curia romana, che videro enormemente rafforzato il proprio potere a discapito dell’autorità dei vescovi:
« Questo concilio, desiderato e procurato dagli uomini pii per riunire la Chiesa che comminciava a dividersi, ha così stabilito lo schisma et ostinate le parti, che ha fatto le discordie irreconciliabili; e maneggiando da li prencipi per riforma dell’ordine ecclesiastico, ha causato la maggior deformazione che sia mai stata da che vive il nome cristiano, e dalli vescovi sperato per racquistar l’autorità episcopale, passata in gran parte nel sol pontefice romano, l’ha fatta loro perdere tutta intieramente, riducendoli a maggior servitù: nel contrario temuto e sfugito dalla corte di Roma come efficace mezzo per moderare l’essorbitante potenza, da piccioli principii pervenuta con vari progressi ad un eccesso illimitato… »

Frontespizio dell’opera Istoria del Concilio tridentino di Paolo Sarpi
Sul Concilio si dibatté a lungo anche nei secoli successivi, come testimonia l’abbondante letteratura controversistica sul tema. Nell’Ottocento, inoltre, la questione si spostò su un terreno più propriamente storiografico, quando si definirono in modo compiuto due tesi, tra di loro contrapposte, ma entrambe destinate ad una duratura fortuna e ad un ampio seguito, soprattutto in ragione del prestigio degli studiosi che le formularono: Leopold von Ranke (1795-1886) e Ludwig von Pastor (1854-1928). Il primo sosteneva che vi furono vari movimenti di riforma fin dal XV secolo, e che questo Concilio ebbe il ruolo di una restaurazione contro i tentativi che andavano in tale direzione, uno dei quali si realizzò nella riforma protestante; il secondo sosteneva che il protestantesimo fu una rivoluzione e che il Concilio di Trento rappresentò la vera riforma. La differente valutazione espressa sui due movimenti e la questione terminologica ad essa collegata (riforma protestante e controriforma cattolica oppure rivoluzione protestante e riforma cattolica) ha avuto degli echi fino al giorno d’oggi, sebbene non siano mancati, soprattutto in ambito anglosassone, tentativi interpretativi miranti al superamento di questa impostazione generale della querelle.

Il Concilio di Trento – che ha irrigidito tutta la dottrina cattolica secondo la teologia romana curiale
Ratzinger il cardinale inquisitore del XXI secolo dai modi gentili e suadenti, che ha tagliato in modo incruento le teste a centinaia di teologi e vescovi dissidenti dentro la Chiesa cattolica e per questo premiato dal Conclave del 2005 con l’elezione a Pontefice : non vogliamo immaginare cosa avrebbe fatto questo cardinale tedesco come Prefetto del Santo Uffizio tra il 1500 ed il 1600. INCUBO!

domenica 7 novembre 2010

CHI PROVOCA CHI? SONO I GAY CHE PROVOCANO O E' IL PAPA, DA UNA POSIZIONE DI POTERE E INTOCCABILITA' ? I GAY E LA DIGNITA' DEL LORO AMORE...










Chi provoca chi?
...è anche un atteggiamento cristiano, secondo il Vangelo, chiederselo, per scoprire la verità...
non è per inseguire il vecchio rompicapo se "è nato prima l'uovo o la gallina...?"
è la verità che ci farà liberi non il contrario!
Sembrerebbe, dunque, di primo acchito che siano i Gay a provocare i cattolici e la loro fede, o la loro morale... in modo sfacciato e irriverente, in realtà chi guarda più in profondità dell'apparenza e da quanto cercano di far passare i vari mass media nazionali, e anche qualcuno dall'estero, per un calcolato gioco del più forte e del più intoccabile nel potere di massa, è proprio il Papa e la sua Corte Pontificia, che non lasciano sfuggire occasione per attaccare con durezza e spietatezza ogni qualsiasi accenno ai diritti umani e civili degli omosessuali.
Mai paghi di posizioni di privilegio, anche economico e di potere politico, e mai paghi di intromettersi negli affari mondani degli Stati, nelle beghe politiche nazionali o locali, non sono mai contenti: pretendono sempre di più, sempre di più...
Vorrebbero far tacere milioni di persone omosessuali,mettere loro il bavaglio in nome della loro unica indissolubile famiglia voluta da Dio (chi ha chiesto il parere di Dio?... molto strano poichè nei vangeli non c'è traccia di questo "familismo cattolico" a tutto tondo...lo sanno benissimo tutti i teologi sia cattolici che protestanti che capiscano qualcosa di esegesi scientifica e non ad usum del catechismo roman).
E' Ratzinger,che da oltre 30 anni, prima dietro le quinte del predecessore polacco Wojtyla, e ora da Papa non smette di diffondere allarmismo sociale e omofobia, con i suoi discorsi massimalisti e integralisti sulla morale, sul sesso, sulle formazioni familiari e sociali...
Indica le coppie gay come distruttrici della famiglia tradizionale (chissà perchè poi? forse perchè aprono la mente alla gente... e cioè allargano il concetto di famiglia a tutte le persone umane, mostrando che dove vi è amore e solidarietà interpersonale vi è un valore positivo e arricchente, e non soltanto dove vi è una biologia differente e cioè un mascio e una femmina, oppure genitalmente un pene e una vagina, con l'unico scopo di procreare...).
Il Papa e i suoi teologi del Vaticano temono una nuova cultura, più attenta al vivere delle persone di oggi, che sanno ascoltare la voce interiore, intima e verace del cuore, anzichè un compendio di dogmi astratti e di prescrizioni e proibizioni, in nome di una natura mai esistita nel concreto ma soltanto ideologicamente concepita da teologie clericali, rispetto alla sua realtà vera e incarnata nei corpi e nelle vite vissute delle persone stesse che si incontrano, si amano, fanno reciproca conoscenza e sanno costruire una dimensione fruttuosa al di là di una mera procreazione biologica.
Ormai la Famiglia è divenuta lo spartiacque per decidere chi è credente e chi no, chi è cattolico e chi no, chi è "per bene" e chi no, chi è in regola e chi no, circoscrivendo un terreno sempre più ridotto e stretto dentro il quale si colloca una Chiesa priva di occhi che intelligono il presente.
Una Chiesa arroccata sul passato, ideologicamente idealizzato e esaltato, che sarebbe la somma di tutti i beni e le virtù, mentre nell'oggi si vede soltanto male disordine e perversione o libertinaggio...
Una visione assolutistica che oltre a non creare nessuna base per un dialogo, come invece Ratzinger parrebbe far riferimento ed auspicare tra laici e cattolici nell'ultimo viaggio in Spagna.
I margini per un dialogo non esistono poichè la teologia cattolica romana, per essere fedele a se stessa (o meglio a ciò che la visione curiale romana indica come fedeltà alla tradizione) lascia allontanare dalla Chiesa stessa la grande maggioranza dei credenti.
Ormai chi può accostarsi a questa Chiesa?
Soltanto gli eterosessuali monogami, le suore vergini, i preti casti e celibi... e fuori tutti gli altri: RATZINGER è ossessionato ormai, all'età avanzata di quasi 84 anni, da questo suo massimalismo assoluto, coltivato in circa 30 anni di presenza in Vaticano, lontano dalla gente e dal vissuto delle persone, 25 anni dei quali condotti dentro la Congregazione per la dottrina della fede, il superstite dicastero dell'Inquisizione, il cui compito è quello di castigare ogni teologo che esondasse dall'unico tracciato romano cattolico della fede e dei costumi...
Questa Chiesa è senza futuro, somiglia tanto a quella liturgia morta di Pio V,(tanto cara ai lefbvriani e altri gruppi dell'antiquariato cattolico spuntati come i funghi dal 2005 ad oggi ) che loro vorrebbero riesumare, un teatrino di comparse e incensi, di gesti freddi e ingessati che recitano in latino frasi fatte e lontane dalla vita di chi cerca il Cristo vivo e vivente nella Chiesa...
Una Chiesa che ormai è imbalsamata,un cadavere senza vita,una reliquia del passato senza sangue e senza speranza...
Ma non è soltanto la liturgia che è stata distorta e piegata ai gusti del nostalgicismo reazionario, la gerarchia vaticana mira ad inoltrarsi dentro le Democrazie europee e sovvertire con il proprio manipolo di politici e deputati cattolici, pedantemente asserviti a Roma, le leggi approvati dai Parlamenti dell'Europa.
Mirano a provocare la caduta di Zapatero e di altri per imporre poi i loro politici d'ispirazione clerico- cattolica, per rimuovere ogni conquista nel campo dei diritti civili e della bioetica, sicuri di interpretare il pensiero della maggioranza dei cittadini...(cosa del tutto fantasiosa e ingannevole, poichè questo popolo dal sentire comune, non esiste...)
Il viaggio del Papa in Spagna, l'ultimo in ordine di tempo, è un viaggio pretestuoso, poichè va' ad inaugurare una cattedrale che non è nemmeno finita, dopo anni di stentata costruzione, ed è un'opera incompiuta... serve come pretesto però per attaccare in un momento di difficoltà politica il Governo laico e socialista di Zapatero, per pregustarne la caduta...
Ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare che i Gay in piazza a manifestare contro il Papa e la sua visita non gradita, esibendo i loro baci omosessuali, siano i protagonisti di una provocazione: in realtà la verità è opposta.
E' il Papa che consacrando la "Sagrada Familia", la cattedrale di Barcellona, ha intesto sfidare quello che lui e i suoi ritiene un regime laicista.
I GAY SI SONO ACCORTI SUBITO DI ESSERE LORO IL BERSAGLIO DELL'OMOFOBIA CONCLAMATA di QUESTO PAPA TEDESCO E TESTARDO SU TUTTA LA LINEA: HANNO CAPITO BENISSIMO CHE QUESTO EPIGONO DI UN CATTOLICESIMO INTOLLERANTE E MASSIMALISTA E' VERSO DI LORO CHE HA MOSSO UNA GUERRA, NEMMENO TROPPO SANTA...
NEI SUOI DISCORSI NON C'E' TRACCIA DI UN DIALOGO CON GLI OMOSESSUALI E CON TUTTI GLI ESCULSI DALLA BIOETICA CATTOLICA.
ZAPATERO destina alla famiglia in genere, anche alla famiglia tradizionale, molte più risorse economiche che non Berlusconi o i governi cattolici della DC che si sono succeduti in Italia, ma questo non è cosa che interessi al Papa e ai suoi massimalisti vaticani:lo scopo della crociata papale è un altro, distruggere e contrastare una cultura laica delle relazioni umane,del matrimonio moderno e della stessa bioetica, scevra da pregiudizi e tabù arcaici, tra l'altro nemmeno esegeticamente presenti nel Vangelo di Cristo,(un discorso a parte riguarda i testi dell'Antico Testamento dentro il quadro della cultura ebraica ) ma soltanto nella dottrina romano cattolica di questi ultimi quattro secoli seguiti al Concilio di Trento.
L'attacc è partito dal Papa, non dai gay che cercano faticosamente di uscire da un passato buio , fatto di secoli e secoli di persecuzioni, di intolleranze, di roghi su pubbliche piazze, di oppressione morale, di ludibrio, di sterminio e di sofferenza inauditi.
Sono coloro che un tempo sono stati sepolti vivi dalla barbarie cattolica e papale che cercano il riscatto: oggi con la forza e la gioia di chi non può più essere messo a tacere o represso, dentro e fuori.
Lui, Ratzinger va' a inaugurare il mausoleo della Famiglia e predica, ogni volta che può, un messaggio di interdizione, di massimalismo cattolico che non risparmia niente e nessuno (elogiato per questo dai suoi ciellini, opudeini, focolarini, e gruppi simili, gli attuali detentori della dottrina in casa cattolica romana). Mira, questo discorso papale, all'eliminazione nel tempo di tutte le leggi di Zapatero sui diritti civili e sui temi etici: qui in Italia è riuscito a bloccare ogni sviluppo sia a destra che a sinistra, e oggi cerca di conquistare il malcontento nei paesi fuori dalla penisola italiana, dove ormai a differenza che da noi, i diritti laici e civili sono scritti nella storia e nei codici, suo malgrado.
I Gay, le Lesbiche e i Transessuali, come nel mondo islamico più integralista, sono i nemici dichiarati del Papato, loro che non hanno scelto nè la loro natura nè di essere indicati come nemici della religione, della società umana e di Dio.
Una dottrina implacabile e dura non si avvede di questa sua assurdità, è come andare a dire ai talebani che una donna adultera non merita di essere lapidata, uccisa per una cosa che in realtà è una scelta anche responsabile e libera della persona nelle relazioni umane, con una sua stessa plausibilità morale.
Inutile.
Così è lo stesso se andassimo a dire al Papa e ai suoi teologi che l'omosessualità di una persona (che sia genetica o risultanza di altre cause concomitanti che la scienza va studiando da tempo ) comporta il diritto inalienabile della persona stessa di essere vissuta e tutelata, dal sentire sociale e dalle leggi.
Impresa impossibile: per loro è un peccato mortale che va' sanzionato e va' osteggiato disperatamente in tutti i modi, soprattutto con una propaganda di omofobia a tutto campo che rasenta la superstizione e il tabù incoercibile, ma soprattutto con una coalizione di politici d'ispirazione cattolica che ne contrastino ogni legge positiva in proposito.
Astutamente il Papa e i suoi teologi curiali non dicono più che si tratta di una verità religiosa o cattolica, bensì di una verità naturale, poichè beffa tra le beffe, eparadosso tragico, l'omosessualità è proprio una realtà di natura, sia tra gli esseri umani che tra gli animali.
La sua legge morale naturale, (la stessa che indica cme contro- natura gli atti o le relazioni omosessuali, e le categorizza come "perversioni" ) è un prodotto della sua mente, della stessa sua ideologia cattolica, e diviene così il grimaldello per cercare di trovare consenso e far saltare tutte le conquiste del progresso scientifico culturale e legislativo in atto negli ultimi decenni circa la Famiglia e le relazioni sessuali e sociali.
Lui e tutti i suoi vescovi teologi e cardinali, preti e suore di ogni sorta è libero di predicare ciò che vuole e perseguire la famiglia che ritengono voluta dal loro stesso Dio (Gesù in realtà non fu mai avvinto da un certo massimalismo moralista, nemmeno di fronte ai problemi più spinosi e controversi del suo tempo, a differenza dei capi del Sinedrio e i Sommi Sacedoti che erano i custodi della legge antica mosaica).
Loro difendono la Famiglia (che non hanno) e che è a ben vedere è soltanto una dottrina dei preti, piuttosto astratta e priva di agganci biblici correttamente intesi sotto il profilo esegetico ed ermeneutico, gli altri invece che vengono pubblicamente attaccati metodicamente e senza sosta, non fanno che difendere la loro vita, la loro realtà concreta di uomini e di donne che chiedono soltanto di poter vivere come cittadini e cittadine, in uguaglianza di diritti fondamentali e paritari, su questa terra, in questo Paese e di questa umana società.
IL PAPA E I CLERICALI SUOI NON LO CAPISCONO : IL MONDO GIRA DALL'ALTRA PARTE ORMAI MA LORO NON COMPRENDONO: ogni accenno al diritto dei gay o a qualche nuova frontiera della bioetica è visto e considerato come un attentato, una aggressione alla vita, è un affronto alla loro religione.
IN UNA SITUAZIONE del GENERE OGNI DISCORSO E' IMPOSSIBILE, VI SONO SOLTANTO DIALOGHI TRA SORDI, PROVOCAZIONI RECIPROCHE FORSE : CROCIATE FASULLE SULLA PELLE di UOMINI E DONNE.
MISCONOSCIMENTO DELL'ALTRO, DELLA SUA STESSA VITA e SORDITA' TOTALE.

Qui di seguito una parte degli interventi del Papa e di altri ecclesiastici contro le coppie gay e altri temi della bioetica, negli ultimi anni : LINK

http://www.google.it/search?rlz=1C1RNNN_enIT372IT373&sourceid=chrome&ie=UTF-8&q=interventi+del+papa+e+vescovi+contro+i+gay+e+coppie+gay


( e link successivi )


foto e articoli dell'avvenimento in Spagna a Barcellona:

http://www.google.it/search?rlz=1C1RNNN_enIT372IT373&sourceid=chrome&ie=UTF-8&q=barcellona+papa

http://video.corriere.it/arriva-papa-bacio-gay-collettivo/82c20e4e-ea6a-11df-acba-00144f02aabc

http://www.repubblica.it/esteri/2010/11/07/news/papa_barcellona_gay-8836300/?rss

http://it.euronews.net/2010/11/07/barcellona-bacio-gay-collettivo-davanti-papa/

http://it.euronews.net/2010/11/06/spagna-proteste-contro-arrivo-papa/

http://www.giornalettismo.com/archives/93768/bacio-gay-collettivo-barcellona/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/07/75709/75709/

CST Milano

I TEOLOGI del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
Centro Ecumenico

7 nov. 2010